di Santina Sconza *
Giú le mani da Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho.
Chi sibila contro Roberto Scarpinato? Perché la Colosimo vuole estrometterlo dalla Commissione antimafia?
Se vuoi distruggere una persona basta un sibilo menzognero nell’orecchio del popolo.
È preso di mira Roberto Scarpinato l’ex procuratore della Corte d’Appello di Caltanissetta, i giornali di destra tutti i giorni iniettano veleno sul suo operato di ex magistrato e sull’amicizia con Montante.
Quello che dispiace è che insieme a quelli di destra ci siano anche personaggi che si reputano ‘esperti di antimafia’ che incentivano la cultura del sospetto.
Veleno sulla sua conoscenza con Montante: sì conoscenza, no amicizia.
Chi non ha conosciuto, chi non ha invitato in convegni, in dibattiti nelle scuole il paladino dell’antimafia Antonello Montante? Presidi, docenti erano tutti amici di Montante o erano in buonafede, tranne poi scoprire che era legato ai mafiosi.
E perché la Presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo vuole estromettere dalla Commissione Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho?
Perché Chiara Colosimo è cresciuta in ambiente fascista e frequenta persone che sono autori di stragi e di terrorismo.
No la Colosimo non li vuole estromettere per loro presunti conflitti d’interesse ma perché è amica di Luigi Ciavardini, ex componente dei Nuclei Armati Rivoluzionari, che è stato condannato in via definitiva per l’omicidio del giudice Amato, e perché emergerebbe chi degli amici di Gilberto Cavallini l’avesse ospitato e curato a Villorba di Treviso tra luglio e agosto 1980.
Basta ascoltare le parole del senatore Scarpinato nel video pubblicato da Antimafiaduemila per rendersi conto perché viene gettato del fango su di lui.
Sono parole che dovrebbero far riflettere tutti: parole dure, strazianti soprattutto quando ricorda le stragi, quei momenti oscuri e dolorosi che alcuni vorrebbero relegare al passato, perché fanno paura, perché scavano troppo in profondità, arrivando a minare certezze e a svelare connivenze che molti preferiscono ignorare.
Ed infine si rivolge a noi tutti “Io ho fatto stampare diverse copie di questa memoria perché voi possiate rendervi conto della grave responsabilità istituzionale e politica di questa maggioranza, che si rifiuta da due anni di occuparsi delle stragi di Capaci, delle stragi di Milano, delle stragi di Firenze, del fallito attentato allo Stadio Olimpico. Non sono interessati a tutte queste stragi, non sono interessati ai depistaggi, non gli interessa sapere chi erano i soggetti esterni; certo che non gli interessa, perché il passato non è passato. Se si seguono queste piste, arrivano a casa loro, arrivano in posti che non si devono vedere, e quindi non mi meraviglio affatto di quello che mi sta accadendo. Non voglio assolutamente fare un paragone con dei giganti come Falcone e Borsellino, ma anche loro hanno tentato di screditare, di fermarli, quando hanno cercato di coltivare le stesse piste!”.
Non è la prima volta che si cerca di screditare chi la mafia l’ha combattuta mettendo a rischio la propria vita e sono convinta che questo governo voglia fermare Scarpinato e De Raho perché non si arrivi ai fascisti e soprattutto a Bellini, che fu tra gli organizzatori nelle stragi di Falcone e Borsellino.
Se volete condannare Roberto Scarpinato condannate anche le Agende Rosse e me per averlo votato e voluto al Senato, perché noi vogliamo la verità sulle stragi e non ci fermeremo.
Io sto con Roberto Scarpinato e tu da che parte stai?
* Coordinatrice Commissione Mafia e Antimafia dell’Osservatorio
04 novembre 2024