di MOWA
Ancora Jean Claude Juncker! Non è possibile.
Quello stesso Juncker che fu costretto a dimettersi dal suo incarico di primo ministro del Lussemburgo, dopo che era stata stabilita la sua appartenenza alla rete di spionaggio Gladio dell’Alleanza Atlantica ma che, invece, un anno più tardi diventò presidente della Commissione europea; quello stesso Juncker che dichiarò, ad un giornale tedesco, che l’Europa avrebbe avuto un “suo esercito”“suo esercito”… magari come la Gladio, ma con un nome diverso.
Ora, quello stesso Juncker, dopo aver inquinato la buona politica, ci vuol “inquinare” anche i cibi naturali con gli OGM e far passare, subdolamente, il TTIP attraverso l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare).
L’atteggiamento di Juncker ci dimostra, ancora una volta, la sua dipendenza culturale dagli USA e, contemporaneamente, fa riaffiorare alla memoria le parole dell’ex capo di Gladio, Paolo Inzerilli (che presiedeva, nel 1984, la VII divisione del Sismi, gli incursori del Col Moschin e del Comsubin e il Gis dei carabinieri) su chi apparteneva a gladio:
«Io ho personalmente indottrinato su Gladio tanti ministri e, in una fase successiva, presidenti del consiglio, come Bettino Craxi. Molti di loro poi hanno sostenuto di essere all’oscuro, di non conoscere l’esistenza dell’organizzazione. In quel caso, però, c’erano le loro firme sui documenti».
Paolo Inzerilli sosteva, inoltre, che:
«I segreti? Sono alla Nato»
e che:
«I veri archivi che rimarranno segreti sono quelli Nato, questo sì. Lì nessuno può entrare, serve sempre l’accordo di tutti i paesi aderenti al patto».
Decisamente, esplicito, Paolo Inzerilli, su alcuni aspetti “oscuri” dei vari Stati in cui era (è?) insediata Gladio :
«Le deviazioni? I “casini” sono avvenuti quando si appoggiava una parte, quando mancava l’equilibrio. Le faccio un esempio: io dovevo parlare con tutti, ovviamente. Quando dovevamo incontrare gli israeliani mandavo un ufficiale filoisraeliano, accompagnato, però, da uno filopalestinese. Poi, al ritorno, sentivo tutti e due, separatamente. I problemi sono nati quando qualcuno non ha mantenuto questo equilibrio»
Dovremo digerirlo ancora per molto questo Juncker o lo sbugiardiamo una volta per tutte?
Iniziando, magari, a fare la stessa cosa che hanno fatto in Lussemburgo, dopo che era stata stabilita la sua appartenenza alla rete di spionaggio Gladio dell’Alleanza Atlantica, e cioè cacciandolo!
O potremmo, invece, supporre che chi non lo vorrà cacciare e lo andrà a difendere faccia parte della stessa struttura spionistica?
Poniamo alcune domande agli ingenui.
Se la rete spionistica Gladio, era (è?) della struttura militare Nato, perché utilizza i suoi uomini nei Governi, Commissioni europee, ecc. (paesi dell’Alleanza Atlantica) su decisioni tipicamente commerciali?
I sostenitori della Nato non ci avevano raccontato che sarebbe servita solo per difendere gli Stati membri da eventuali aggressioni militari esterne?
Come dovremmo chiamare, allora, l’aggressione commerciale ai vari paesi membri della Nato da parte degli USA, con gli OGM, che ci vorrebbero imporre tramite i vari Juncker?
Imperialismo è il termine giusto o semplice tradimento degli accordi dell’Alleanza Atlantica? O entrambi?