di Domenico Marino *
Premesso che il complottismo è qualcosa che non mi appartiene, anzi credo a riguardo che esso nasca da due cause principali: una, quella maggioritaria a mio modo di vedere, è l’esigenza del potere dominante di depistare l’opinione pubblica infarcendo, adulterando i fatti “veri” con accadimenti poco credibili e sensazionalistici (tipo gli alieni) in modo da confonderli, renderli inverosimili, quindi annullarli; due la cattiva informazione – internet in questo può essere pericolosissimo – che porta molte persone a collegare i fatti in modo arbitrario e fortemente personale.
Chi legge e si informa con scrupolo, attraverso documenti, libri e articoli giornalistici (facendo molta attenzione naturalmente a vagliare bene le fonti della contro-informazione e cercando di mettere insieme le informazioni acquisite seguendo il più possibile una logica ferrea, scientifica) non è un “cospirazionista” ma un ricercatore delle verità storiche e fattuali, con margini di errore, tipici del procedimento umano, inevitabili ma il più possibile minimizzati. Ecco, dopo aver fatto questo piccolo preambolo mi preme far notare che da quando la Russia ha deciso di combattere i “Daesh” (Isis), e a quanto pare è l’unica forza che in questo senso si dimostra veramente efficace e perentoria, gliene stanno capitando di ogni.
In un mesetto circa prima è stato abbattuto un suo aereo di linea, poi è stata invischiata nello scandalo doping (non so se sia vero o falso ma so che sono stati gli americani a farlo saltare fuori) ieri poi è stato abbattuto un suo aereo militare dai turchi; in più i piloti che si erano catapultati fuori col paracadute sono stati mitragliati dai sedicenti ribelli siriani.
Per inciso: la Turchia è candidata ad entrare nella Ue ed è nella Nato, quindi “formalmente” dovrebbe essere contro l’Isis invece lo finanzia in chiave anti-curda. Insomma tutti contro i Russi. Ma l’obiettivo di fondo non era l’Isis appunto?
Il diabolico Andreotti, che di “fattacci” ne ha conosciuti tanti, diceva che pensar male è peccato… ma spesso si indovina! Agatha Christie, dal canto suo, intendendosi un po’ di misteri soleva dire: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Naturalmente ogni prova va ben provata.
* Sezione comunista Gramsci-Berlinguer di Pisa