Si terrà al Cinema Astra di Parma lunedì 10 febbraio con inizio alle 21 la manifestazione antifascista <<Foibe e fascismo>>, quindicesima edizione, alternativa alla celebrazione del <<Giorno del ricordo delle vittime delle foibe>>, celebrazione con la quale dal 2005 vengono attribuite onorificenze e medaglie della Repubbica italiana nata dalla Resistenza a, in massima parte, esponenti e militari dell’Italia fascista che aggredì e occupò la Jugoslavia senza che la Jugoslavia avesse fatto alcun male all’Italia.
Sulle vittime delle foibe del ’43 e del ’45 sarà proiettato un video che fa luce sull’origine e la natura della vicenda, le sue dimensioni, e ribadisce con documenti U.S.A. ufficiali che a Basovizza non sono stati rinvenuti resti di italiani nè civili nè militari.
Sulla complessa vicenda dell’esodo giuliano-dalmata ci sarà una conferenza dello storico Sandi Volk di Trieste.
Un’altra conferenza sarà quella del prof. Spartaco Capogreco, storico dell’Università della Calabria, massimo esperto dell’argomento dei prigionieri militari e civili dell’Italia fascista, a Parma negli anni ’42,’43 furono detenuti nel carcere di San Francesco ottocento civili jugoslavi prigionieri politici.
In allegato il manifesto e il volantino dell’iniziativa.
G.C.
CRIMINALI DI GUERRA DELL’ITALIA FASCISTA IN JUGOSLAVIA IL NUMERO DEI MORTI DELLE FOIBE UFFICIALMENTE RICONOSCIUTI LE GIORNATE CELEBRATIVE ESISTENTI E NON ESISTENTI 700 (settecento) e oltre sono i criminali di guerra, a cominciare dai generali Roatta, Robotti, Biroli, dell’Italia fascista che ha aggredito la Jugoslavia nell’aprile 1941 e occupato diversi suoi territori, secondo la Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra. Nessuno di loro, diversamente dai nazisti a Norimberga, è stato mai giudicato, processato, condannato, consegnato alle autorità jugoslave che ne avevano fatto richiesta. Ad oggi, gennaio 2020, le vittime delle foibe del settembre-ottobre ’43 (o “foibe istriane”) e del maggio ’45 (o “foibe giuliane”) per mano dei partigiani jugoslavi riconosciute ufficialmente dalla legge 92/2004, che ha istituito appositamente il giorno del loro ricordo come solennità civile nazionale, il 10 febbraio di ogni anno, e l’attribuzione di onorificenze, sono 381 (trecentoottantuno), di cui 18 ignote. Di queste 381 la gran parte sono state appartenenti alle forze armate dell’Italia fascista (forze sottoposte direttamente al comando tedesco nelle zone del confine nordorientale della Repubblica fascista di Salò) o personale politico fascista, in minima parte morti nelle foibe veri e propri [Sandi Volk, Elenco dei premiati per il “giorno del ricordo”, in www.diecifebbraio.info]. Per «vittime delle foibe» la legge 92/2004 intende infatti in senso lato anche scomparsi vari e soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati, fino al 1950. Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, jugoslavi per mano del fascismo, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo». Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, per le stragi nazifasciste in Italia, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo». Ben più numerosi e innocenti sono stati i morti, civili, per i bombardamenti angloamericani in Italia, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo». Ben più numerosi e innocenti sono (stati) i morti, civili, per incidenti sul lavoro e/o per calamità naturali, ma per loro non è stato istituito alcun «giorno del ricordo». Perché il «giorno del ricordo delle vittime delle foibe» e non il giorno del ricordo di altre vittime ben più numerose e innocenti? IL 2 APRILE 2015 LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’ANPI HA APPROVATO UN DOCUMENTO CON CUI <<CHIEDE CON FORZA ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI SOSPENDERE TEMPORANEAMENTE L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 92/2004>>. |