“La funzione storica di Cosa nostra è stata quella di costituire un corpo di polizia delle strutture parallele”
Domenico Sica, ex alto commissario per la lotta alla mafia
Doppio Livello di Stefania Limiti è un libro di inchiesta che spiega come si “destabilizza” un Paese. Il Paese è l’Italia. Nel libro, edito da Chiarelettere, l’autrice scrive che l’Italia è una nazione sempre in cerca della verità, incapace di fare i conti col proprio passato. Quindi, il doppio livello non è altro che un progetto di potere chiaro e organizzatissimo, il cui esito finale è sempre stato quello di camuffare e coprire con “false bandiere” il reale corso degli avvenimenti. Non un contropotere, ma il potere tout court che è cinico, invisibile e violento. Stefania Limiti nel testo fa i nomi e traccia le biografie di chi è coinvolto nel processo di destabilizzazione italiano che riguarda fatti significativi come i delitti eccellenti di Aldo Moro, Falcone e Borsellino passando per piazza Fontana, l’Italicus, piazza della Loggia, la P2, Gladio…
Come si legge nella scheda del libro, si tratta di un lavoro di ricostruzione durato anni che collega piste disseminate in decine e decine di procedimenti giudiziari. Molte le testimonianze inedite e decisive, fra cui quella di un ex appartenente a Gladio che molto sa sulle dinamiche della strage di Capaci e sul perché la mafia c’entri solo in parte. L’autrice racconta la nascita della cosiddetta Rete atlantica e come sia stato possibile che uomini della Nato operativi nelle basi italiane e funzionari Cia abbiano stretto legami forti con appartenenti a gruppi neofascisti, da Ordine nuovo ad Avanguardia nazionale. Molti di questi diventeranno pedine dello stragismo. Il doppio livello cerca ambienti in cui infiltrarsi o da costruire ad hoc, come nel caso della P2. E uomini di fiducia, come Giulio Andreotti. Il libro dimostra che l’Italia è stata per anni eterodiretta, complice anche la fragilità istituzionale, e c’è già chi legge gli ultimi avvenimenti politici come una possibile ricaduta in un passato che a maggior ragione oggi non dobbiamo dimenticare.
L’autrice – Stefania Limiti è nata a Roma ed è laureata in Scienze politiche. Giornalista professionista, ha collaborato con varie testate su temi di attualità politica. È autrice di numerosi libri tra cui: I fantasmi di Sharon (Sinnos 2002), nel quale ricostruisce la strage nei campi profughi di Sabra e Shatila e le responsabilità libanesi e israeliane, e «Mi hanno rapito a Roma» (Edizioni L’Unità 2006) sulla vicenda del sequestro da parte del Mossad di Mordechai Vanunu, che mise l’Italia sotto i riflettori del mondo intero nel 1986. Inoltre ha realizzato un’inchiesta sul dossier di Bob Kennedy sull’assassinio del presidente degli Stati Uniti dal titolo Il complotto. La controinchiesta segreta dei Kennedy sull’omicidio di Jfk (Nutrimenti, 2012). Con Chiarelettere ha pubblicato L’Anello della Repubblica (2009), più volte ristampato.