DANILO TOSARELLI – MILANO
La parola guerra dovrebbe scomparire dal vocabolario degli esseri umani.
Mi piacerebbe che questa parola diventasse sconosciuta per i nostri figli e nipoti.
Temo invece, che la guerra riempirà ancora a lungo le cronache dei nostri giorni.
Senza ripercorrere le pagine della storia, la guerra in Ucraina poteva essere evitata.
Quello spettinato maledetto di Boris Johnson poteva evitarsi quel ruolo che sarà nefasto.
Quello di rendersi emissario della volontà bellicista degli USA che raramente hanno scrupoli.
Nel marzo del 2022, pochi giorni dopo l’invasione russa, Putin propose un accordo di pace. [1]
Zelensky stava già per firmare, quando arrivò il diktat che con Putin non si doveva trattare. Ecco perchè.
La Russia andava sconfitta militarmente sul campo. USA ed Europa avrebbero sempre sostenuto l’Ucraina.
Una scelta sciagurata, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Una guerra devastante e imprevedibile.
Senza questa scelta bellicista, tante famiglie ucraine e russe non avrebbero perso i loro figli al fronte.
Perchè sono i figli del popolo che vanno a morire. Sono i civili a morire innocentemente. Maledetti loro.
Chi decide le guerre dà ordini, ma è sempre ben protetto e non rischia la propria vita. Che siano maledetti.
Anche la guerra che sta insanguinando il Medio Oriente è una tragedia che qualcuno voleva e cercava.
Il governo israeliano era al corrente delle intenzioni di Hamas e del suo piano di battaglia. E’ certezza.
Il New York Times ha pubblicato documenti, dove si evince che si poteva evitare l’attacco del 7 ottobre. [2]
Si sarebbe potuta evitare l’uccisione di 1200 persone e la cattura di oltre 200 ostaggi. Ecco la triste verità.
Netanyahu voleva a tutti i costi iniziare la sua guerra. Una guerra di annientamento di tutti i suoi nemici.
Necessaria, in un momento così difficile per il suo governo. Forti erano i dissensi e le opposizioni nel Paese.
Il Fatto Quotidiano del 27/9/24 rivela che Netanyahu aveva già deciso di bombardare il Libano l’11/10/23.
4 giorni dopo l’attacco di Hamas, Netanyahu era pronto. Ma intervenne il Consigliere USA Jack Sullivan.
Meno male. I caccia israeliani erano già in volo e mancavano solo 45 minuti al lancio di missili su Beirut.
Quello che sta succedendo in questi giorni in Libano arriva da lontano. Netanyahu continua ad ingannarci.
Ha voluto far credere di essere disponibile ad una tregua di 21 giorni, ma poi ha fatto retromarcia. Ancora.
I bombardamenti israeliani hanno già provocato oltre 1500 vittime. E la morte di Nasrallah leader Hezbollah.
C’è il rischio che l’Iran possa inviare truppe per contrastare lo scempio israeliano in atto. Una vera polveriera.
Dove andremo a finire? Davvero non è possibile fermare una escalation bellica che potrebbe annientarci?
La follia sanguinaria di Netanyahu è ormai evidente a tutti, ma prosegue nell’indifferenza di molti. Purtroppo.
Lui sa di poter contare su USA ed Europa, che continuano a supportarlo sia militarmente che mediaticamente.
La guerra in Ucraina non va meglio. Certe scelte, ci stanno portando verso scenari imprevedibili e catastrofici.
Mentre Zelensky in Pennsylvania firma proiettili destinati a colpire la Russia, Putin minaccia il ricorso All’atomica.
La drammaticità di questi eventi sta per essere metabolizzata anche in Italia. Responsabili i media e tg nazionali
Ma i pericoli reali sono dietro la porta. Sarà bene che gli Italiani se ne rendano conto molto velocemente.
Sembra impossibile, ma il rischio di una guerra atomica non è così lontano. Eppure qualcuno arriva a riderci sopra.
Trovo molto preoccupanti le dichiarazioni fatte da Elon Musk nell’agosto del 2024, durante un incontro con Trump.
” Hiroshima e Nagasaki sono state bombardate ed ora sono città piene di gente. Non è così spaventoso come la gente pensa...” Invece di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui rischi possibili, si preferisce essere stolti.
Deliranti le dichiarazioni del Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, che butta benzina sul fuoco e fa terrorismo.
” Entro il 2029 dobbiamo essere capaci di affrontare la terza guerra mondiale. Servono nuove forme di servizio militare e presenterò presto delle proposte…” Tutto ciò in un recente discorso tenuto in giugno al Bundestag.
Sembra ormai che per la terza guerra mondiale sia solo questione di tempo e in tutti i Paesi c’è già una corsa alle armi.
Sembra che solo Papa Francesco sia preoccupato per questa escalation che ci viene venduta come irreversibile.
Non ci sono vere trattative di pace in campo. Si fa credere vi siano contatti, ma in realtà le diplomazie sono ferme.
Uno stop immediato alle forniture di armi e soldi alle parti in guerra, appare solo come uno slogan propagandistico.
Io ci credo ancora. Certamente bisognerebbe tornare a riempire le piazze. Certo è che non ci si può rassegnare..
Negli ultimi decenni lo spauracchio di una guerra nucleare è stato sinonimo di deterrenza. E poi la garanzia dell’ONU.
Non credo di dire una sciocchezza se affermo che l’ONU ha sempre rappresentato una speranza ed una garanzia.
Infatti nasce nel 1945 con una missione che è la principale. Mantenere la pace e garantire la sicurezza internazionale.
L’Assemblea Generale ONU è composta oggi dalla quasi totalità degli Stati (193) e poi esiste il Consiglio di Sicurezza.
Il Consiglio di Sicurezza è formato da 15 Paesi membri. 5 Permanenti e gli altri Non Permanenti. Cambiano ogni 2 anni.
Giova precisare che gli Stati Permanenti sono CINA, USA, RUSSIA, FRANCIA e REGNO UNITO. A rotazione gli altri 10.
Il Consiglio di Sicurezza è l’Organismo che detiene il potere esecutivo ONU e i 5 Paesi Permanenti hanno il potere di veto.
Il potere di veto consente solo ai 5, di opporsi ad una risoluzione o proposta degli altri membri del Consiglio di Sicurezza.
Tutto ciò non rende paritario il rapporto in quell’Organismo e rende di fatto ineguali gli Stati fra loro. Non è cosa da poco.
Va poi precisato che le risoluzioni approvate dall’Assemblea Generale non sono vincolanti, quelle del Consiglio lo sono.
Voglio portare un esempio, che rende bene l’idea di quanto sia influente e decisivo il ruolo dei Paesi Membri Permanenti.
Oggi la Palestina è un Paese membro dell’ONU, ma ha solo lo status di osservatore. Non può proporre, non può votare.
Il 19 aprile 2024 è stata proposta una risoluzione all’interno del Consiglio di Sicurezza. Riguardava il ruolo della Palestina.
Ricoscerne il ruolo di Paese Membro ONU a pieno titolo. 12 voti a favore, 2 astenuti (Svizzera e GB) ed il veto USA.
La Palestina continuerà ad essere privata di uno status che rafforzerebbe il suo ruolo e le sue battaglie. Un’ingiustizia.
OXFAM ha lanciato un appello, per abolire il potere di veto dato ai 5 Membri Permanenti del Consiglio di Sicurezza.
Il dossier presentato ha preso in esame 23 dei conflitti più violenti e lunghi dell’ultimo decennio. Un dossier dettagliato.
27 dei 30 veti posti dal Consiglio di Sicurezza, hanno riguardato risoluzioni essenziali riguardanti Palestina ed Ucraina.
OXFAM accusa i 5 Paesi di “sfruttare il loro potere esclusivo di veto, per perseguire i propri particolari interessi geopolitici”.
L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato negli ultimi 10 anni, almeno 77 risoluzioni riguardanti la Palestina. Dico 77.
Per il diritto all’autodeterminazione e difesa dei diritti umani del popolo palestinese. Per la fine dell’occupazione israeliana.
Gli USA hanno posto 6 volte il veto. Per bloccare “risoluzioni considerate contrarie agli interessi dell’alleato Israele”.
Mi sento di condividere questa battaglia di giustizia, perchè il mondo ha urgenza di liberarsi da queste logiche neocoloniali.
Il potere di veto concesso a CINA, USA, RUSSIA, FRANCIA e REGNO UNITO va abolito nell’interesse della pace.
Ci tengo a concludere ricordando il ruolo che l’ONU dovrebbe assolvere per garantire pace e sicurezza internazionale.
L’articolo 42 della Carta ONU prevede anche azioni di Polizia internazionale e l’invio di forze militari di interposizione.
Sono misure coercitive che vincolano al rispetto delle decisioni prese, tutti i Paesi Membri dell’Assemblea Generale ONU.
Credo che nessuno possa negare, quanto potrebbero essere risolutive in un momento tragico come quello odierno.
Note:
[2] https://www.avvenire.it/mondo/pagine/new-york-revelation
Foto di Matthew TenBruggencate