di: PAOLO SPIGA
Perché hanno tutti paura di Sigonella? Come mai media e politica gareggiano in modo vergognoso nel ‘dimenticare’ il ruolo della mega base Usa in Sicilia nel criminale atto di terrorismo compiuto da Trump & la sua Band all’aeroporto di Baghdad?
Solo qualche fugace interrogativo sui siti (il Messaggero, il Manifesto, La Sicilia), poi il silenzio più assoluto, la nebbia più totale.
Tra i partiti appena qualche pigolio. Il verde Angelo Bonelli chiede al governo di chiarire “il ruolo che la base di Sigonella ha giocato nell’attacco”, il comunista Luca Cangemi denuncia “il silenzio sul presunto coinvolgimento della Naval Air Station in Sicilia”, mentre Stefano Fassina – ve lo ricordate? – di Liberi e Uguali twitta: “L’Italia neghi l’uso di Sigonella e di altre basi”.
E Nicola Zingaretti cosa fa, gira i pollici? Pierluigi Bersani continua a pettinare le bambole?
Mentre il Nulla – è il caso di dirlo, Giggino Di Maio – continua a non ricevere neanche uno squillo da Mike Pompeo, che ha dimenticato il suo cellulare.
E ora, neanche lo straccio di una reazione. Non solo per l’insulto della non-comunicazione dell’aggressione da parte americana (chissenefrega, ridotti come siamo), ma per la gravissima situazione in cui il nostro Paese si colloca, bersaglio di ogni possibile attacco, e con migliaia di uomini su fronti di guerra mai voluti dal popolo italiano.
Possibile che a nessuno salti in mente – in un lampo di lucidità – di prendere la parola in Europa e alzare la voce? Di mandare affanculo il Trump assassino che sta mostrando il suo vero volto?
Perché ora tutto è più chiaro: Trump nei primi anni sul fronte estero non ha voluto strafare, quasi ‘distaccandosi’ dagli scenari internazionali. Ma ora, a ridosso del voto presidenziale, e impelagato nell’impeachment, cosa ti pensa il criminale per veder crescere i suoi consensi? Riaffermare il potere imperialista degli Usa, come il folle Stranamore.
Avete sentito gli ultimi numeri dati dal numero uno della Casa Bianca, ormai ridotta ad un manicomio criminale (non ce ne vogliano gli inquilini)? Contro 52 obiettivi strategici nemici – anche aree ‘culturali’ ha tenuto a precisare il pazzo – scateno i miei 2000 miliardi di potenza militare!
Possibile che negli States nessuno lo fermi e pochi si rendano conto che si sta correndo verso un conflitto finale?
Ovviamente l’industria del petrolio e delle armi, da sempre i finanziatori più generosi in vista del voto a stelle e strisce (oltre a quella farmaceutica), gongolano. Maxi affari in vista.
E noi, gli alleati? Tutti dietro a ‘O Sceriffo Salvini Matteo e le sue mattane?
5 Gennaio 2020