Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
Carissime compagne e compagni
siamo stati contattati dai conduttori di Radio Iride.it che hanno chiesto ai nostri lettori di intervenire nella trasmissione di sabato 17 agosto, dalle ore 10,00 alle 12,00.
I conduttori della radio hanno visitato il sito e lo hanno trovato interessante, privo di volgarità e in linea con i principi della nostra Costituzione.
Vista la gravità della situazione politica e i rischi esistenti per la democrazia del nostro Paese hanno espressamente chiesto di fare azioni comuni nella difesa dei valori costituzionali, ovviamente mantenendo le reciproche autonomie politiche e organizzative.
Crediamo sia giusto da parte nostra prodigarci per diffondere i valori costituzionali con chi voglia impedire la realizzazione del golpe strisciante progettato dalla loggia massonica P2. Un progetto eversivo che vuole togliere potere ai lavoratori per estenderlo ai massocapitalisti, alle loro imprese e banche. Un progetto di stampo federale alla statunitense di cui sono portatori ed esecutori tutti i partiti attualmente in Parlamento.
Oggi questi esecutori nei partiti stanno discutendo uno dei punti fondamentali
dell’azione eversiva e anticostituzionale del Piano di rinascita, quello sulla riduzione dei parlamentari, addirittura spingendosi oltre il Piano che prevedeva 700 parlamentari mentre sarebbero 600 se passasse l’attuale proposta bipartisan.
Ecco come la P2 al capitolo sotto riportato comandava:
a3) Ordinamento del Parlamento
Le nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatoria vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative(ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici- ex militari ecc.).
Di seguito riportiamo il testo che ci è pervenuto che fa da guida degli argomenti in discussione e come raggiungere tramite internet Radio Iride.it
Si pregano le compagne, i compagni e i lettori del sito di partecipare, di seguire e di darci un parere sulla trasmissione e se dobbiamo continuare questa collaborazione.
Lo staff di iskrae.eu
Trasmissione di sabato 17 agosto alla Web Radio Iride.It
Che cos‘è l’Italia? E’ un Paese? E’ una nazione? Oppure è una insieme di individui? O peggio un agglomerato di soggetti incapaci di capire il diritto democratico del cittadino? Molti di noi, oggi, stanno assistendo ad uno spettacolo indecoroso. I signori parlamentari, eletti con una legge incostituzionale, stanno cercando di mantenere lo scranno parlamentare, senza di esso, loro, gli statisti mancati non sarebbero in grado di mantenersi, oppure, ritornerebbero alla condizione di dover chiedere il reddito di cittadinanza visto che, molti di loro non hanno né arte né parte. Nel contempo, i cittadini di questa nazione vengono per l‘ennesima volta, trattati come sudditi. Loro, chi crede di governarci, stanno applicando alla lettera il volere della gerontocrazia finanziaria. Ogni gioco parlamentare, in essere in questo momento, serve al vero potere come ridurre il nostro Paese alla disperazione, così come accadde alla Grecia, anzi, come oggi vive la Grecia. Il popolo nel suo insieme, si aggrappa al n1iglior pifferaio, il quale promette l‘impossibile, ma, a nostro malgrado, egli è così convincente che le gente, pu1iroppo, ci crede. Questo è la prima faccia della medaglia. La seconda faccia, secondo chi scrive, è la peggiore. Li in quel agglomerato di persone che, sino a ieri si sono insultati su i più disparati temi, cercano una convergenza politica al fine di poter mantenere il proprio scranno. Le proposte annunciate da alcune forze politiche, vedi M5S, sono costituzionalmente contrarie ad ogni più elementare forma democratica. Il guaio è, pur di mantenere il posto da parlamentare, altre forze politiche, vedi, P.D., LEU e così via, sono disposti ad accettare il disastro democratico, pur di terminare la legislatura. Dare al popolo la possibilità di esprimersi con il voto, elemento democratico ancora in essere, visto che la nostra Costituzione non è stata per il momento abrogata. Certo è, che se domani noi andassimo al voto, molti di coloro che siedono nei due rami parlamentari, resterebbero senza lavoro, indi per cui, è meglio accordarsi che ritornare pezzenti. Detto questo, è necessario fare una riflessione su cosa hanno fatto per il bene del nostro Paese. A mio modestissimo parere nulla. Tanta retorica e propaganda maa di reale; nulla. Nessuna legge emanata dall’esecutivo, oggi in crisi, ha prodotto benefici utili all‘economia reale. Se l‘esecutivo precedente, aveva in1postato la sua politica economica favorendo i soliti criminali del potere finanziario e non, l‘esecutivo in carica ha permesso ha noti delinquenti di prosperare senza essere disturbati. Le piccole e medie imprese annaspano sempre più in un mare di cloaca, le leggi fiscali, le quale per 80% sono incostituzionali, uccidono di fatto l‘economia reale, in questo sterminio troviamo la classe operaia incapace di sopravvivere. Una condizione che non fa più distinzione tra i ceti della popolazione. Un tempo, non molto lontano, la classe operaia aveva la capacità di scendere in piazza. Quella forza era determinata anche da, una classe dirigente sindacale capace di interpretare lo stato sociale in cui vivevano i loro iscritti. Tutto ciò era possibile perché, alla guida del Paese Italia c‘era una classe dirigente politica capace e determinata a difendere, per quel che era possibile, la sovranità costituzionale. Alcuni di loro, pur di mantenere la loro integrità morale e politica, hanno pagato con la vita per delle scelte atte a difendere il popolo da speculazioni finanziarie. Molti dicono che Moro fu ucciso per il compromesso storico, invece non fu così. Con l‘emissione di una moneta cartacea, che non produceva nessun debito pubblico, cercò di rendere l’Italia non più dipendente dallo strapotere del mondo finanziario, gestito da quelle potenze che ci volevano sudditi e non cittadini. Moro, Berlinguer, Federico Caffè, Saragat, Leone e molti altri hanno pagato un prezzo altissimo. Moro fu barbaramente assassinato, un mistero ancora in essere. Berlinguer morì in circostanze poco chiare, anche lui fu oggetto di un attentato in terra straniera. Federico Caffè uscì di casa e non fece più ritorno, Saragat fu fatto oggetto di sospetti tali che in un tentativo di colpo di stato doveva essere eliminato. Leone fu ingiustamente accusato, le accuse a Lui mosse furono così pesanti che dovette dimettersi. Tutti questi personaggi hanno un filo conduttore comune, hanno reso possibile l‘emissione delle famose cinquecento lire che recavano la scritta Repubblica Italiana. Idea lungimirante dell‘economista Federico Caffè il quale, era un acerrimo sostenitore dell‘economia reale. Per fare ciò, l‘unica via maestra era, il possesso di una moneta sovrana. Oggi i nostri governanti, ignoranti della nostra storia, non sanno cos‘è la sovranità popolare. Loro, si sono rilegati al rango di meri esecutori, cioè camerieri del sistema finanziario, il quale determina le agende politiche e sociali di molti paesi, l‘Italia è uno di questi. Con la commedia goldoniana in essere, mi scuserà Goldoni che è stato un grande, stiamo consegnando il nostro Paese ad un disastro annunciato. Nessuno dei nostri parlamentari conosce la storia, se così fosse, potrebbero applicare le leggi di Salone, grande giurista ateniese vissuto tra il 638 a.C e il 558 a.C anno della sua morte. Il grande giurista greco, per risanare l‘economia, cancellò i debiti della povera gente. Alcuni storici raccontano che li abolì parzialmente altri, sostengo il contrario, comunque sia, Lui dette una svolta significativa all‘economia. Grazie alle sue riforme, Atene potè risollevarsi dalla crisi e ritornò ad essere una fiorente città. I cittadini, divenuti sudditi per colpa dei debiti inesigibili, ritornarono ad essere cittadini, la democrazia fu ristabilita e la città visse momenti di gloria. La Chase Bank, istituto collegato alla JPMorgan Chase, questa banca, pur di chiudere le sue filiali in Canada, ha estinto tutti i debiti contratti dai suoi clienti, tramite le carte di credito. A qualcuno sembra una pazzia ma, in certi casi, è più conveniente abbonare il debito che recuperarlo. A volte le spese di recupero sono superiori al debito stesso. C‘è da considerare che altre banche facente parte del medesimo gruppo, potranno assorbire il buco tramite la vantaggiosa forza della percentuale, la quale verrà sicuramente applica ad ogni transazione effettuata con le nuove carte di credito. I polli verranno spennati con più dolcezza. In Italia invece, lo Stato è il primo usuraio in assoluto. Per colpa di una legge fiscale incostituzionale dove, le tasse vanno calcolate su un reddito lordo presunto, senza contare delle imposte indirette, sempre più opprimenti che affossano l’economia reale, noi cittadini stiamo, giorno dopo giorno, diventando sudditi grazie al debito fiscale e non. In questa condizione, lo Stato Centrale viola sistematicamente l’articolo 53 della Nostra non ancora abrogata Costituzione il quale recita” Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Di seguito, il sistema tributario è informato a criteri di progressività“. Allora mi domando perché, il prelievo viene calcolato sul reddito lordo e non sul netto che è la reale capacità contributiva. Per fare ciò non ci vuole una capacità inumana, ci vuole solo un po’ d’intelligenza e di buon senso. Purtroppo i politici odierni non hanno nessuna capacità intellettiva, a loro basta avere il posto in parlamento ed eseguire i compiti da buoni scolaretti. Cari Cittadini, Cari Compagni, Cari Amici e tutti gli uomini di buona volontà di questo Meraviglioso Paese, perché non ci uniamo per combattere le nefandezze che dobbiamo subire giorno dopo giorno. La divisione porta alla miseria, l’unione porta al benessere e a delle condizioni migliori di vita. Rispettare la Costituzione e farla rispettare anche ai nostri insani governanti, è un dovere che tutti i cittadini hanno. Noi non dobbiamo aver paura, noi dobbiamo riconquistare quella sovranità che ci hanmo donato i Nostri Illustri Padri Costituenti. Questo non è solamente un appello ma è, un grido d’allarme affinché l‘Italia ritorni ad essere il Paese di un tempo quanto i cittadini avevano nel proprio io la speranza di un futuro migliore. Se noi oggi non reagiamo contro questa dittatura finanziaria condanneremmo i nostri figli ad un esistenza miserabile. Penso in cuor mio che non è il desiderio di ogni genitore. Quindi, abbandoniamo l’Io egoistico e uniamoci nell‘Io condiviso solo così potremmo avere il possesso della nostra vita. La Costituzione non va toccata ma difesa è un nostro diritto-dovere. Che Dio protegga tutti noi, Viva l‘Italia, Viva l’Italia Costituita. Mauro Biolcati |
Mauro Biolcati Radio Iride 17 agosto 2019 testo trasmissione pdf