di Danilo Tosarelli – Milano
Renzi ed i dipendenti pubblici.
L’ultimo contratto dei dipendenti pubblici è scaduto nel 2009.
Il rinnovo per il triennio 2010-2012 fu cancellato dal governo Berlusconi con un decreto legge.
Evidentemente l’idea piacque anche al governo Letta che non rinnovò il contratto nel 2013-2014.
E adesso anche Renzi non si è distinto nè da Berlusconi nè da Letta, perché anche nel 2015 è rimasto lettera morta.
Posso dire che tutto ciò grida vendetta?
Il 24 giugno 2015 è intervenuta anche la Corte Costituzionale che ha considerato inconcepibile tale scelta.
Il blocco della Contrattazione Collettiva per il Lavoro Pubblico è stato considerato ILLEGITTIMO.
Di fronte ad una sentenza così clamorosa, cosa ha fatto il governo Renzi?
Nella legge di Stabilità 2016 ha deciso quanto stanziare per rinnovare un contratto scaduto ormai da 6 anni.
Renzi elargirà 300 milioni di euro per gli aumenti degli anni 2016, 2017, 2018.
Sono tanti o sono pochi?
Renzi è stato magnanimo oppure disgustoso nella sua scelta?
I conti che seguono non li ho fatti io, ma il SOLE 24 ORE.
L’aumento lordo annuale sarà di circa 100 euro.
A questi occorrerà togliere 33 euro costituiti dai contributi e dall’Irap che grava sull’ente.
I 67 euro rimanenti vanno suddivisi sulle tredici mensilità annuali, per un aumento mensile di 5 euro.
Ma a quest’ultimi bisognerà sottrarre ancora le ritenute erariali del 25-30 per cento.
L’aumento netto sarà quindi di 3,50-3,75 euro mensili.
Questo è il signor Renzi.
Questo è il rispetto che riserva per i lavoratori pubblici e le loro condizioni di vita.
Se non fosse che la rabbia ti assale, ci sarebbe da prenderlo in giro, come fa Crozza.
In assenza di rinnovo è prevista in busta paga una “Indennità di Vacanza Contrattuale”.
Sono 13,69 euro lordi che arricchiscono la nostra busta paga mensile dal 2010.
Renzi, in presenza di un nuovo contratto, ci darebbe un aumento inferiore all’Indennità di Vacanza Contrattuale.
Indennità Vacanza Contrattuale mensile euro 13,69 lordi.
Aumento per rinnovo contrattuale 3,50-3,75 euro netti.
Siamo al paradosso.
Se Crozza non ci avesse pensato, gli invierò questa mail…..
Io dipendente pubblico, potrei amare Renzi?
Veniamo adesso alle prossime elezioni a Milano.
Già inizia a girare la vecchia litania del VOTO UTILE.
Il ritornello è sempre lo stesso.
CHI E’ DI SINISTRA E NON VOTERA’ SALA, SI ASSUMERA’ LA RESPONSABILITA’ DI AVER FAVORITO LA DESTRA…
Voglio rispondere con grande franchezza.
Io voto chi mi convince.
Sala non è di sinistra.
Sala rappresenta Renzi ed il suo progetto del Partito della Nazione.
Io non amo Renzi, perché non sta con me, ma predilige i rapporti con i poteri forti. E continua a rendere sempre più difficili le mie condizioni di vita.
Considero il progetto del Partito della Nazione una jattura.
Sala, non ci sono dubbi in merito, è una creatura di Renzi.
Io non posso votarlo. Non voglio farmi del male.
Dopodiché Sala viene imposto quasi come un dogma.
Premesso che io detesto qualunque dogma, come potrei sostenerlo?
Vogliamo parlare di EXPO?
Vogliamo parlare di chi lo scelse per ricoprire quel ruolo?
Probabilmente nei prossimi giorni ci saranno altre novità….
Sono da sempre un uomo di sinistra e non posso votare Sala solo perché ha indossato la maglietta di Che Guevara….
Io voterò chi ritengo possa rappresentare meglio le mie aspirazioni e le mie speranze.
Non pretendo di avere “il mio Sindaco”. Mi basterebbe avere voce in Consiglio Comunale.
Pisapia avrebbe potuto esserlo e invece mi ha deluso.
Le sue recenti scelte durante le primarie del PD, confermano il perché abbia deluso così tante aspettative.
Ecco perché, per SANO REALISMO, preferisco volare basso ed accontentarmi.
Se ci sarà una proposta politica convincente avrà il mio voto, altrimenti non farò regali a nessuno.
E se vince Parisi?
NON SARA’ CERTO PER COLPA MIA O DI CHI LA PENSA COME ME.
CA’ NISCIUNO E’ FESSO…