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di Feliks Garcia – 6 ottobre 2016
Un ex contrattista di una società di pubbliche relazioni con sede nel Regno Unito afferma che il Pentagono ha pagato più di mezzo miliardo di dollari per la produzione e la distribuzione di falsi video di al-Qaeda che presentavano il gruppo ribelle in una luce negativa.
The Bureau of Investigative Journalism ha riferito che la società di pubbliche relazioni, la Bell Pottinger, ha lavorato al fianco di alti ufficiali militari statunitensi a Camp Victory a Baghdad al picco della guerra dell’Iraq. L’agenzia era incaricata di produrre segmenti televisivi nello stile di servizi giornalistici arabi imparziali, video di attentati di al-Qaeda che sembravano filmati dagli insorti e pubblicità anti-insurrezionale, e chi vedeva i video poteva essere localizzato dalle forze statunitensi.
La notizia del coinvolgimento della Bell Pottinger fa riferimento a più di dieci anni fa, quando era stato rivelato che la società di pubbliche relazioni Lincoln Group, con sede a Washington, aveva prodotto articoli per la stampa e li aveva fatti inserire in giornali iracheni. Secondo il Los Angeles Times, che ha ottenuto i documenti del 2005, gli articoli erano mirati a promuovere gli sforzi a guida statunitense in Iraq e a denunciare gruppi insurrezionali.
La Bell Pottinger è stata inizialmente incaricata nel 2004 dal governo provvisorio iracheno di promuovere elezioni democratiche. Ha ricevuto 540 milioni di dollari tra il maggio del 2007 e il dicembre del 2011, ma potrebbe aver incassato fino a 120 milioni di dollari dagli USA nel 2006.
Lord Tim Bell, un ex presidente della Bell Pottinger, ha confermato al Sunday Times l’esistenza del contratto. Anche il Pentagono ha confermato che l’agenzia era stata messa a contratto sotto la Task Force delle Operazioni di Informazione (IOTF), ma ha insistito che tutto il materiale distribuito era “veritiero”.
Tuttavia l’ex montatore video Martin Wells, che ha lavorato sotto il contratto IOTF con la Bell Pottinger, ha affermato che erano state date loro istruzioni specifiche su come produrre i falsi film di propaganda di al-Qaeda.
“Dobbiamo produrre questo stile di video e dobbiamo usare riprese di al-Qaeda”, ha detto Wells al Bureau, ricordando le istruzioni ricevute. “Deve essere di dieci minuti, deve essere in questo formato video e dobbiamo codificarlo in questo modo”.
Secondo il racconto di Wells, marines statunitensi di pattuglia poi si portavano dietro i CD contenenti i video e li lasciavano su luoghi di irruzioni.
“Se fanno irruzione in una casa e faranno un casino cercando roba comunque, lasciano cadere lì uno strano CD”, ha detto.
I CD erano codificati per aprire i video con il programma RealPlayer che si collega a Internet quando è in funzione. Produceva un indirizzo IP che poteva poi essere tracciato dai servizi d’informazione statunitensi.
“Se uno era visualizzato nel mezzo di Baghdad … sai che c’è un bersaglio là”, ha detto Wells. “Se uno, dopo 48 ore o una settimana, salta fuori in un’altra parte del mondo allora è ancor più interessante ed è questo che loro cercano di più, perché ti dà una traccia da seguire”.
Wells ha detto che i CD erano visti in paesi come l’Iran, la Siria e gli Stati Uniti.
I programmi prodotti dalla Bell Pottinger risalivano la catena di comando, spesso richiedendo la firma di generali di alto livello, compreso il generale David Petraeus, e a volte potevano arrivare fino alla Casa Bianca per l’approvazione.
Lord Bell è dell’opinione che il lavoro della Bell Pottinger in Iraq sia stato vantaggioso per l’intero sforzo.
“Abbiamo fatto molto per aiutare a risolvere la situazione”, ha detto. “Non abbastanza. Non abbiamo fermato il caos emerso, ma è stato parte della macchina di propaganda statunintense”.
Ma Wells non è altrettanto convinto.
“Voglio dire, se si osserva la situazione adetto, non sembrerebbe aver funzionato”, ha detto. “Ma all’epoca, chissà?, se ha salvto una vita è stato una buona cosa da fare”.
traduzione di Giuseppe Volpe
20 ottobre 2016