La rivista Preferente ha pubblicato che il governo degli Stati Uniti ha reiterato le sue minacce vietando l’entrata agli imprenditori della Spagna che mantengono vincoli commerciali con Cuba, con l’appoggio del III Titolo della Legge Helms- Burton.
Il governo degli Stati Uniti ha reiterato le sue minacce con la proibizione dell’entrata nel paese agli imprenditori spagnoli che mantengono vincoli commerciali con Cuba, appoggiati dal III Titolo della Legge Helms – Burton.
La rivista Preferente ha pubblicato che il governo degli Stati Uniti ha reiterato le sue minacce vietando l’entrata agli imprenditori della Spagna che mantengono vincoli commerciali con Cuba, con l’appoggio del III Titolo della Legge Helms- Burton.
La pubblicazione ha reso noto che dirigenti di circa una cinquantina d’imprese con interessi a Cuba, hanno ricevuto lettere firmate dal Dipartimento di Stato nordamericano, con la proibizione d’accesso al territorio statunitense, anche se vi possiedono proprietà.
La decisione dell’amministrazione della Casa Bianca estende a questi imprenditori il veto imposto al CEO della catena Meliá Gabriel Escarrer, informazione diffusa al principio di febbraio e firmata l’11 ottobre dell’anno scorso.
Così come la decisione del governo, altre azioni legali hanno mantenuto il loro corso dall’inizio dell’ anno contro gli investitori spagnoli in Cuba, per il reclamo di una famiglia sull’uso di uno degli hotel amministrati della Meliá nell’Isola dei Caraibi.
Nonostante l’inedita pressione degli Stati Uniti contro i grandi albergatori spagnoli, gli investitori mantengono il loro fermo appoggio al turismo dell’Isola grande delle Antille.
Come parte della sua crescente ostilità verso Cuba, l’amministrazione di Donald Trump ha attivato il 2 maggio del 2019 il III Titolo della Legge Helms – Burton del 1996.
Questa norma permette agli statunitensi di fare causa nelle corti nordamericane contro persone e entità anche di paesi terzi, che investono in territorio cubano in proprietà nazionalizzate dopo il trionfo della Rivoluzione, il 1º gennaio del 1959.
Gli esperti sostengono che l’applicazione del testo è in contraddizione con il diritto internazionale dato che questo acapite assegna autorità a reclamanti cubano-americani che al momento della nazionalizzazione delle proprietà erano cittadini cubani.
Nel settembre scorso la Meliá ha ottenuto una sentenza a suo favore nelle corti, quando la giustizia spagnola ha ordinato d’archiviare nel paese europeo una denuncia sporta dalla famiglia Sánchez-Hill, sul presunto sfruttamento di uno delgli hotels in Cuba. (PL/ GM – Granma Int.)
24 febbraio 2020