La Cina si sta preparando ad affrontare l’invasione delle locuste con un esercito di 100mila anatre pronte a combatterle.
Le cavallette si stanno velocemente spostando dall’Africa alla Cina, passando dal Pakistan e potrebbero mettere in seria difficoltà il paese, già alle prese con il coronavirus.
La proliferazione eccezionale delle locuste che si è verificata in questi ultimi mesi è dovuta alle condizioni meteorologiche estreme, effetto della crisi climatica. A un periodo di eccezionale siccità è seguita una stagione delle piogge eccezionale che ha provocato forti inondazioni e creato una condizione favorevole alla crescita di questi voraci insetti.
Parliamo di sciami di miliardi di insetti capaci di percorrere 150 chilometri al giorno divorando ogni tipo di coltivazione che incontrano lungo il loro percorso.
Si tratta di una vera e propria emergenza, che minaccia la sicurezza alimentare dei Paesi colpiti e che la Cina ha deciso di prevenire attraverso la lotta biologica.
La Cina schiererà infatti migliaia di anatre, perché questi animali sono capaci di mangiare 200 locuste al giorno: tantissime, se si pensa che un pollo riesce a mangiarne solo 70.
Inoltre, le anatre risultano semplici da gestire poiché amano muoversi in gruppo e risultano così più efficaci e più ecologiche di qualsiasi pesticida.
“Duck troops” gather at the border to face locust swarms pic.twitter.com/1J4r3dmmJk
— CGTN (@CGTNOfficial) February 19, 2020
Non è la prima volta che la Cina adotta questa strategia: già nel 2000, fu radunato un piccolo esercito di 30mila anatre per fronteggiare un’invasione di locuste.
Questo nuovo esercito verrà inviato nei prossimi mesi nelle aree maggiormente colpite in Pakistan, probabilmente entro la prima metà dell’anno, prima che le locuste raggiungano la provincia cinese di Xinjiang.
Al momento la Cina non prevede invece di inviare anatre in Etiopia, Kenya e Somalia, che stanno colpendo contro un’invasione di locuste senza precedenti.
In Africa si stima che oltre 10 milioni di persone soffriranno la fame a causa delle cavallette: un numero enorme, che va a sommarsi ai già 20 milioni di africani che soffrono la fame per la carenza di risorse.
Fonti di riferimento: BBC/FAOSave The Children