In America Latina, gli esperti medici valutano le misure adottate dal presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, per far fronte alla pandemia di coronavirus con le quali, al momento, è l’unico paese della regione che è riuscito a ridurre la velocità di trasmissione del contagio e che contemporaneamente ha abbinato misure di protezione sociale.
Sottoposto da oltre 2 anni ad un embargo economico, finanziario e commerciale illegale da parte degli Stati Uniti, l’esecutivo ha adottato misure interne efficaci.
“Stiamo adottando le misure più drastiche per neutralizzare l’arrivo della pandemia (…) tuttavia ogni volta che chiamiamo un laboratorio internazionale per comprare qualcosa, gli Stati Uniti li minacciano in modo che non ci vendano i test e le medicine per guarire dal virus”, ha denunciato il presidente Nicolás Maduro.
In questa situazione, il contatto diretto del capo dello stato con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e con i presidenti dei paesi alleati come Cina, Russia e Cuba, sono decisivi nella lotta contro il virus e nel trattamento delle persone infette che al momento sono 77.
Mentre paesi come l’Ecuador hanno raggiunto 506 casi, la Colombia 206, il Cile 632, l’Argentina 225, Panama 245, la nazione venezuelana annuncia solo 77 casi senza vittime ma soprattutto, al momento è stata ridotta la catena di trasmissione al 3%.
Dati gli impatti economici sulla popolazione che la misura di quarantena collettiva comporta, il presidente Maduro ha annunciato un decreto per proteggere le famiglie tra cui risalta la “ratifica del divieto di licenziare i lavoratori fino al 31 dicembre di quest’anno e viene applicato uno speciale piano di pagamento e rimborso dei salari alle piccole e medie imprese per un periodo di sei mesi”, ha aggiunto.
“Allo stesso modo, viene stabilita la soppressione immediata per sei mesi del pagamento degli affitti sia commerciali che abitativi. Cercheremo un modo per compensare le persone che vivono coi guadagni dell’affitto”, ha annunciato il presidente.
Il governo venezuelano ha riferito che sarà garantito un piano di assistenza agroalimentare per garantire i 7 milioni di consegne dei CLAP (il piano di consegna casa per casa del cibo a prezzi popolari) e favorire con aiuti economici i settori alimentare, igienico e farmaceutico.
Sono sospesi anche i pagamenti sia per la quota capitale che per la quota interesse di tutti i debiti”, ha aggiunto il presidente.
Altro aspetto che ha richiamato l’attenzione degli esperti è uno screening di verifica della salute dei cittadini che il Venezuela ha attuato attraverso una pagina istituzionale apposita a cui hanno risposto in oltre 10 milioni su una popolazione maggiorenne di circa 20 milioni.
Rispondendo ad una serie di domande sul proprio stato di salute e sulle abitudini delle ultime 2 settimane, si veniva inseriti in eventuali categorie a rischio ed il giorno seguente si veniva visitati a casa da una equipe medica che, se lo riteneva opportuno, eseguiva un tampone o stabiliva una quarantena di isolamento totale.
Attraverso questo sistema sono state visitate oltre 16.000 persone e sono stati scoperti 30 pazienti positivi che rientrano nei 77 casi complessivi diagnosticati fino ad oggi.
Naturalmente questo screening non elimina tutte le altre metodiche di prevenzione e diagnosi in corso, ma si aggiunge ad esse.
La assistenza sanitaria capillare e gratuita è uno dei vanti della Rivoluzione bolivariana, anche se gravemente danneggiata dal già citato embargo statunitense a cui aderiscono i paesi occidentali, Italia compresa.
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