L’autoisolamento, la quarantena e il lockdown possono aumentare il rischio di violenza domestica e familiare e colpire non solo le donne, per le quali possono essere utili il numero e l’app 15522, ma anche i bambini. È il timore espresso dalla Rete europea dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza (ENOC), che ha redatto una dichiarazione sui diritti dei minorenni nel contesto dell’epidemia di Covid-19.
“Molti Paesi hanno imposto misure generali di contenimento alla loro popolazione. Pur riconoscendo l’importanza di tali misure per proteggere la popolazione, è tuttavia necessario introdurre misure speciali per i minorenni vulnerabili e che necessitano di cure maggiori al di fuori della famiglia al fine di garantirne la sicurezza e lo sviluppo fisico ed emotivo”, si legge nel documento.
Ed è con questo scopo che il Bureau dell’ENOC ha infatti invitato i governi, la Commissione europea e il Consiglio d’Europa ad adottare ogni iniziativa utile a garantire che i diritti previsti dalla Convenzione Onu dell’infanzia e dell’adolescenza e dai Commenti generali del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza siano rispettati durante questa grave crisi sanitaria.
Ma come?
L’Enoc pone l’accento, in particolare, sul diritto a una corretta informazione, alla protezione da violenza e abusi, alla salute, allo sviluppo, a un adeguato livello di vita e al diritto all’istruzione. Ma l’attenzione viene richiamata anche sui bimbi di strada, sui minorenni migranti e su quelli non accompagnati.
Informazione e protezione da violenza e abuso
Secondo l’Enoc sono cruciali informazioni chiare e adeguate all’età:
“Si dovrebbe prestare attenzione alla diffusione di informazioni accurate accessibili a bambini e adolescenti per controbilanciare la disinformazione a cui gli adolescenti sono spesso vulnerabili”.
Esiste, prosegue l’Ente, il pericolo che l’autoisolamento, la quarantena e il lockdown aumentino il rischio di violenza domestica e familiare e colpire i bambini in modo significativo. Per questo vede necessarie misure come:
- informazioni esaustive sulle linee di emergenza e sulle piattaforme di informazione appropriate (tramite social network, radio, televisione e in particolare durante gli annunci dei Capi di Stato) per tutta la durata dell’epidemia di Covid-19;
- l’individuazione, per quanto possibile, di professionisti dell’infanzia e dell’adolescenza che possono fornire sostegno;
- un mantenimento dell’offerta scolastica, per quanto possibile, per i minorenni più a rischio
Alla luce di quest’ultimo punto è positivo per l’Enoc il ricorso alla didattica a distanza in molti Paesi, ma ciò non deve tradursi in una “ulteriore pressione sulle famiglie nell’attuale momento ansiogeno“.
Diritto alla salute e allo sviluppo, a beneficiare della sicurezza sociale e di un tenore di vita adeguato
Secondo quanto si legge nel documento, i genitori devono essere assistiti il più possibile durante questo periodo e dovrebbero beneficiare di consulenza e di sostegno tramite telefono e altre piattaforme. Le famiglie particolarmente vulnerabili dovrebbero poi beneficiare di assegni familiari o alimenti che non sono più forniti dalle mense scolastiche. Inoltre, dovrebbero essere adottate misure per affrontare il problema delle abitazioni insicure,
dell’insicurezza alimentare e di altri aspetti della povertà acuiti dall’attuale crisi.
Infine, l’Enoc non dimentica i bambini e ragazzi che vivono fuori dalla famiglia di origine e gli operatori. Anche per loro andrebbe garantito un tetto ai bambini di strada nonché a tutti i minori non accompagnati e sono da sospendere le espulsioni.
🚨 La Déclaration sur les droits de l’enfant dans le contexte de la pandémie de #COVID19 est disponible en français
🚨 La dichiarazione sui diritti dei minorenni nel contesto dell’epidemia di #COVID19 è disponibile in italiano
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— European Network of Ombudspersons for Children (@ENOChildren) April 8, 2020
QUI trovate la dichiarazione in italiano.
Fonte: ENOC
8 Aprile 2020