I 37 miliardi di euro tagliati al nostro sistema sanitario hanno comportato meno ospedali, meno posti letto, meno personale e attrezzature, ma anche meno ricerca e prevenzione.
Questo è il motivo principale che ha portato il nostro sistema sanitario a brancolare nel buio di fronte alla diffusione del coronavirus.
A ciò ha contribuito anche la regionalizzazione della sanità, che invece di portare efficienza, ha portato corruzione e privatizzazioni del sistema sanitario
Questa politica si è oggi dimostrata per quello che era: una politica criminale voluta da un capitalismo assetato di profitto e messa in atto da una classe politica di servi senza scrupoli.
Per noi, come abbiamo sempre detto, la sanità deve ritornare a essere gestita ed erogata dallo Stato, attuando il più possibile un processo di decentramento sui territori, cioè l’esatto contrario di quello che negli ultimi 30 anni è stato fatto.
DA 30 ANNI ABBIAMO UNA CLASSE POLITICA DI CORROTTI
Che mentre tagliava i finanziamenti alla sanità portava la spesa militare a 100 milioni di euro al giorno; la nuova portaerei ‘Trieste’ da un miliardo e 100 milioni di € equivale a due policlinici da 2.000 posti l’uno.
Un cacciabombardiere costa come un ospedale da 1.000 posti. Se oggi vi fossero 54 policlinici in più, anziché 90 bombardieri F-35 e una terza portaerei, quanti posti di lavoro, quanta sanità, salute, sicurezze e cure ci sarebbero in più?
LA NOSTRA COSTITUZIONE RIPUDIA LA GUERRA
e allora spendere nell’apparato bellico serve solo ad ingrassare la distruttiva industria delle armi. Ricordiamocelo quando tutto questo sarà passato e continueranno a chiederci di fare sacrifici per la cosiddetta ripresa.
SINDACATO GENERALE DI BASE PROVINCIA PISA