di MOWA
“L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.” [Antonio Gramsci]
La storia dell’uomo (inteso come specie) è costellata di andamenti fluttuanti tra la richiesta di libertà ed il desiderio di taluni di supremazia sui propri simili. Esempi in materia sono tantissimi ma per comodità ci soffermiamo su quelli più recenti e che dovrebbero essere più impressi nella memoria collettiva in quanto di recente ricordo perché occorsi tra gli inizi e la metà del secolo scorso come furono gli esperimenti nazisti sull’uomo.
Dovremmo parlare, in contemporanea, dell’Unità 731 giapponese che ebbe il ruolo, tra il 1936 e il 1945, in Oriente di sperimentare armi batteriologiche da usare, poi, contro il nemico e che, per arrivare a ciò, iniziò nuove tecniche “terapeutiche” sui prigionieri che, sottoposti a contagio avrebbero dovuto guarire i soldati imperiali giapponesi malati o feriti. Tale unità, ovviamente, venne condannata per aver infranto il protocollo di Ginevra ma ben pochi vennero effettivamente incarcerati per crimini di guerra. Così come avvenne per gli atroci crimini perpetrati dai nazisti sulla specie umana.
Buona scuola, se così si può dire! Sono stati sicuramente i presupposti di una annunciata supremazia di alcuni su altri esseri umani e che deriva, anche, da un supporto di razzismo scientifico portato avanti da schiere di “perversi ciarlatani” che sfogano le loro frustrazioni su tutto ciò che li circonda e che (se stimolati da chi ha grandi risorse finanziarie), arrivano ad eseguire atrocità immani come ci descrivono le pagine di Storia contemporanea.
Personale scientifico che, sotto gli stimoli dei soldi di altre personalità psicopatiche (che a detta del vocabolario Treccani: sarebbero affette da “disturbo della personalità caratterizzato da una diminuzione degli stati d’ansia e dei sensi di colpa in seguito al compimento di una trasgressione e che si esprime in una condotta aggressiva e irresponsabile”… e che, addirittura, si reputano una casta o élite da una loro incomprensibile e presunta supremazia “divinica”) commettono, o meglio, sono stati educati ad essere inclini a commettere, pur di conservare il proprio potere, atrocità immani come, ahimè!, la Storia ci consegna, troppo spesso, sui libri di testo.
Soggetti che col denaro vorrebbero un modello di società pregna di classi sociali che Marx analizzava molto bene nel suo “Manifesto del Partito Comunista” (1848): “La società civile moderna, sorta dal tramonto della società feudale, non ha eliminato gli antagonismi fra le classi. Essa ha soltanto sostituito alle antiche, nuove classi, nuove condizioni di oppressione, nuove forme di lotta”. E … sono sempre costoro, a condizionare le scelte economiche, finanziarie, sociali, culturali… di una buona fetta del mondo al punto di far capitolare intere popolazione nella disperazione alimentare, climatica, sanitaria… e fingersi, poi, dei filantropi e amanti della pace mondiale quando sappiamo che non è per nulla così. Anzi, sono stati gli artefici occulti che hanno sovvenzionato organismi sotto mentite spoglie, partiti politici… per infiammare quei fenomeni di cui sopra per un proprio tornaconto personale.
Infatti, sia la Prima che la Seconda Guerra Mondiale sono lì a testimoniare gli interessi di questi criminali senza scrupoli che si nascondono al mondo per quello che sono realmente solo perchè vestono di filato d’oro e seta… ma, non saranno, certo, i loro abiti realizzati con disegni jacquard che ne valorizzano la brillantezza e l’esclusività a tutelarli dalla furia degli oppressi che, una volta riorganizzati in classe sociale solida e per una società giusta fatta di eguali, li metterà, non a pane ed acqua ma nella più infamante delle offese per un “altolocato di quel rango” a lavorare senza privilegi come fecero nelle rivoluzioni socialiste del secolo scorso.
Un desiderio di controllo – si diceva – da parte di questa minoranza sul resto della popolazione mondiale e, ogni qualvolta qualcuno solleva il problema, finisce per essere bollato come “complottardo” nonostante l’ovvietà oggettiva degli esempi che sono lì a dimostrarne la conferma di quante siano le innumerevoli prove a testimonianza della pervasività di ciò e che arrivano ai giorni nostri con l’incoraggiamento dei vari Governi all’uso del telelavoro (come controllo dei dati), all’abolizione totale della carta per archiviare i dati sensibili, quando sappiamo che esiste da decenni (benchè sempre negato dai reali responsabili) il sistema Echelon (il c.d. “Cinque Occhi” – Stati Uniti d’America, Regno Unito, Australia, Canada e Nuova Zelanda) che registra le comunicazioni via internet e che ha tutti i mezzi per violare i segreti di pressoché tutte le imprese europee. È sotto gli occhi di tutti quanto preventivato vent’anni fa attorno al presidente del laboratorio farmaceutico Gilead Science, Donald Rumsfeld, il quale prevedeva di adattare gli Stati Uniti alla finanziarizzazione globale dell’economia o ai think-tank, come l’American Enterprise Institute, con il “Progetto per un nuovo secolo americano” il quale convinse i grandi donatori a sostenere la campagna elettorale di George W. Bush. Un George W. Bush che nella giornata dell’’11 settembre 2001, con il segretissimo Governo di Continuità fece assumere (fuori da ogni protocollo) a Rumsfeld il potere fino alla fine della giornata.
Nel mondo nuovo che stanno delineando costoro si sta preparando un’Europa con grandi media finanziati dalle varie Big Pharma di turno che vorranno convincere, in barba alle varie costituzioni degli Stati sovrani, che le restrizioni erano le uniche misure efficaci e che i vari motori di ricerca della telefonia mobile, come l’applicazione di tracciamento (cioè di sorveglianza dei nostri contatti), fossero essenziali facendo cadere paletti importanti, se non essenziali, di una faticosa conquistata libertà democratica.
Altro che essere complottisti… si chiama essere responsabilmente consapevoli!