La data del 9 maggio 1978 per i meno giovani è un giorno che non si può dimenticare perché racchiude due avvenimenti particolari che vengono ben descritti nell’intervista a Sergio Flamigni. (qui sotto)
Due episodi apparentemente lontani ma che nella tecnica della strategia della tensione (voluta da forze reazionarie anche internazionali), ha condizionato i cambiamenti sociali che viviamo ancor oggi.
Infatti, sia l’assassinio del militante comunista Giuseppe “Peppino” Impastato che il rapimento da parte dei terroristi delle Brigate Rosse dell’onorevole Aldo Moro evidenziarono quanto siano stati diversi politici compromessi con sistemi occulti (massoneria, servizi segreti…) e poco inclini alla democrazia da non farsi scrupoli nell’eliminazione fisica di avversari culturali.
Vorremmo concludere usando la frase di Sergio Flamigni registrata nel suo poderoso archivio per dare una ragione sensata ai motivi del perché certi episodi non cadano nell’oblio:
«È bene che i giovani possano costruire il futuro dell’Italia valendosi della memoria e della conoscenza del passato onde evitare le tragedie causate dal fascismo, dalla guerra e dal terrorismo. La memoria storica può costituire un patrimonio di sapienza e di forza per i giovani che intendono operare e lottare per un futuro in cui sia possibile conquistare pace e lavoro nello sviluppo della democrazia». Sergio Flamigni
Lo staff di iskrae