di MOWA
“Andandomene, pensai fra me e me: “Sono più sapiente di questa persona: forse nessuno dei due sa nulla di buono, ma lui pensa di sapere qualcosa senza sapere nulla, mentre io non credo di sapere anche se non so. Almeno per questo piccolo particolare, comunque sia, sembro più sapiente di lui: non credo di sapere quello che non so”.” [Socrate]
Quanto ci insegna la natura? Moltissimo.
E se dovessimo fare dei paragoni su come si comportano i capitalisti con gli altri abitanti del pianeta li si potrebbero, tranquillamente, equiparare a quanto sta accadendo in questi ultimi mesi con la tragedia del coronavirus.
Sembrerà assurdo ma se si dovesse fare un esempio figurato si potrebbe dire che sia il Covid-19 che i capitalisti si riproducono, solo, se hanno altri corpi da utilizzare a proprio “vantaggio” e che, senza di questi, non avrebbero la capacità di sopravvivenza.
Inoltre, sia il Covid-19 che i capitalisti utilizzano un sistema subdolo di sopravvivenza che minaccia, citando le parole del direttore generale Oms Tedros Ghebreyesus, “i progressi ottenuti nella longevità, nello stato di salute e verso gli obiettivi di sviluppo globale”.
Il Covid-19, infatti, come i capitalisti, è un elemento che colpisce, soprattutto, nei Paesi a basso o medio reddito, specialmente in quelli dove non hanno investito nel rafforzamento dei sistemi sanitari per tutti e nell’assistenza sanitaria di base.
Un parallelismo decisamente forte ma che racchiude bene quali siano i paradigmi del modo di concepire il mondo del capitalista che è feroce con gli anziani (in quanto ormai improduttivi) o con chi ha disabilità…, rispetto al concetto universale di benessere generale della specie umana.
Quindi, sia il il Covid-19 che il capitalista, non si sottraggono mai dall’eliminare (in senso lato) chi ostacola il processo sempre trasformativo della loro personale sopravvivenza, manifestandosi perfidi al punto di unirsi ai propri simili con il solo scopo di aggredire chi ne impedisce la crescita in attesa di primeggiare appena è possibile contro i propri simili.
In ultima istanza, sia il il Covid-19 che il capitalista, non si manifestano dichiaratamente per quello che sono e, men che meno, per la loro pericolosità sociale ma si nascondono sotto mentite spoglie l’uno come forma influenzale l’altro come benefattore e/o filantropo.
1 Comment
Ci scrive, il 15 maggio alle ore 10.42, Marco Valeriani:
Non so quanto sia efficacie questa similitudine fra capitalisti e covid ma quello che so è che ormai i capitalisti – quindi alta finanza, multinazionali, corporazioni, grandi banche internazionali, grande industrie e, quindi, i detentori delle quote azionarie e di maggioranza e loro grandi manager – sono in gradi di inserirsi e imbrigliare anche le grandi potenze in cui il reddito medio dei cittadini è piuttosto alto.
In un certo senso potrebbe avverarsi la previsione di Marx secondo cui gli Stati e i loro governi diventerebbero le braccia armate della (super)classe capitalista.
Marco V