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In accordo con i Centri per il Controllo e la Prevenzione dalle malattie degli Stati Uniti, i morti per la pandemia potranno superare i 100.000 nelle prossime settimane

Gli Stati Uniti hanno registrato il 15 maggio altri 1.680 morti per coronavirus, elevando il numero dei decessi per la  COVID-19 a 88.507, secondo l’ultimo bilancio dell’Università Johns Hopkins, ha informato Telesur.

In accordo con i dati dell’università, la cifra dei contagiati nel paese è giunta a 1.484.285 dall’inizio della pandemia in Cina.

I dati degli USA e degli altri paesi probabilmente sono inferiori alle cifre reali per via delle difficoltà di sottoporre la popolazione alle prove di positività.

Stati come la California hanno dovuto retrocedere e installare nuovamente la quarantena di fronte alla presenza di nuovi casi del virus, ma varie regioni sono andate avanti con l’eliminazione delle misure d’isolamento.

Giovedì 14 maggio i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli USA (CDC la sigla in inglese) hanno presentato 12 differenti modelli di previsioni del possibile numero di morti per la COVD-19,  e tutti prevedono un aumento che probabilmente porterà a superare le 100.000 vittime a livello nazionale nelle prossime quattro settimane. 

«A partire dal 11 maggio, tutti prevedono  un aumento dei morti nelle prossime settimane e un totale accumulato superiore a 100.000 per il 1º giugno», ha indicato Robert Redfield, direttore dei CDC.

Per descrivere questo scenario i  CDC hanno considerato le misure di prevenzione per la propagazione de virus stabilite nei differenti Stati del paese.

I modelli fanno supposizioni differenti sui livelli di distanziamento sociale e altri interventi, hanno spiegato.

Le previsioni indicano anche che le morti in ogni Stato corrisponderanno a quelle registrate precedentemente e che le regioni che hanno presentato un numero più basso di morti riportati, non vedranno un incremento rapido nelle prossime settimane, hanno avvisato gli esperti.

Delle  308.827 morti per la pandemia nel mondo più della quarta parte sono avvenute nel paese nordamericano. (Telesur/ GM – Granma Int.)

18 maggio 2020