DANILO TOSARELLI – MILANO
Potrà apparire strano, ma non tutti sanno perchè si festeggia il 2 giugno.
Perchè Festa della Repubblica?
Perchè il 2 giugno 1946, 24 milioni di italiani vennero chiamati a votare.
L’italia dovrà continuare ad essere una Monarchia o diventare una Repubblica?
Con circa 2 milioni di voti di differenza, gli italiani scelsero la Repubblica.
Il Nord prevalentemente pro Repubblica.
Il Sud prevalentemente pro Monarchia.
Insieme al 25 aprile, il 2 giugno rappresenta la festa più significativa del Paese.
Ci tengo a sottolinearlo.
Perchè fu l’antefatto della nascita della nostra Costituzione del 1948.
Ma oltre a ciò, avvenne un fatto di straordinaria rilevanza.
Il 2 giugno 1946, per la prima volta in Italia, andarono a votare anche le donne.
Tutto ciò oggi può far sorridere, ma in quel contesto storico rappresentò una rivoluzione.
Arrivava dopo oltre 20 anni di fascismo.
Per Mussolini, le donne erano chiamate innanzittutto a svolgere il ruolo di procreatrici.
Compito loro quello di mettere al mondo nuovi italiani, preferibilmente maschi, per farne soldati.
Donne intese come fattrici di giovani fascisti.
Le donne intese non come individui, bensì come grembi.
La nostra Costituzione, che nasce dall’antifascismo, cambierà completamente registro.
Garantirà alle donne pari diritti e pari dignità sociale in ogni campo.
Anche questo rappresenta la festa della Repubblica.
Una festa che però non è mai piaciuta a Matteo Salvini.
Anzi….quest’anno miracolosamente è diventata una festa importante.
Occorre recuperare un pò di memoria storica, per scoprire la strumentalità del senatore Salvini.
Siamo nel giugno 2013 e fra 6 mesi Matteo Salvini diventerà il segretario della Lega.
Alle 00.10 del 2 giugno Salvini invia un tweet. “Amici, oggi non c’è un cazzo da festeggiare.”
Maggio 2016. Dichiarazioni del segretario della Lega Matteo Salvini, alla trasmissione radiofonica “la zanzara”.
“Il 2 giugno c’è poco da fare parate e sventolii. Io eviterei un giorno di festa, risparmierei i quattrini.”
“E’ una presa in giro, ipocrisia”.
Ma veniamo ad una data clou. Il 2 giugno 2019, quando Salvini è Ministro degli Interni.
Il Capitano non partecipa alla deposizione della corona all’Altare della Patria.
Neanche la Meloni ed alcuno di Fratelli d’Italia partecipa alla cerimonia.
Ufficialmente, motivo del diniego, la scelta di considerare troppo inclusiva tale ricorrenza.
Sono le dichiarazioni del Presidente del Senato Roberto Fico a suscitare polemiche.
Ma io voglio aggiungere anche quelle di Di Maio e del Presidente della Repubblica Mattarella.
Perchè tutte vanno in un senso, esprimendo l’autenticità dei valori di questa ricorrenza.
Evidentemente non sono gli stessi di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni.
Cito testualmente Roberto Fico.
“E’ la festa di tutti gli italiani. Voglio dedicare questa festa agli italiani ed a tutte le comunità presenti in italia”
“Anche le più deboli, a tutti coloro hanno subito l’olocausto, anche ai Rom ed ai Sinti che sono stati perseguitati.”
Dichiarazioni di Di Maio.
“Festa di tutti. Ultima cosa da fare è essere divisivi.”
Discorso di Mattarella.
“Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta conflitti”
“Con chi punta a creare opposizioni dissennate tra le identità”
“Con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo.”
Quest’anno Salvini e Meloni indicono, proprio il 2 giugno, una manifestazione nazionale contro il governo.
Chiedono anche di poter depositare una corona all’Altare della Patria.
A fronte del diniego della Presidenza del Consiglio, i due sbottano e si sentono discriminati.
Dimostrazione di una scarsa conoscenza istituzionale che non fa loro onore e li ridicolizza.
Solo il Presidente della Repubblica è deputato alla deposizione della corona al Milite Ignoto.
E poi…
Salvini l’anno scorso avrebbe potuto partecipare alla cerimonia e non è andato.
Quest’anno invece, pretende addirittura di sostituirsi a Mattarella….?
Questo populismo fine a se stesso, sarà sbugiardato prima o poi da chi si sforza di usare il buosenso?
Ho spiegato prima, il perchè il 2 giugno ha un significato pregnante per tutti i sinceri democratici.
Il centrodestra ha scelto di renderlo divisivo, strumentalizzando la data per chiedere le dimissioni di Conte.
Salvini, Meloni ed un Berlusconi tirato per la giacca, hanno voluto ribadire che sono disposti a tutto.
Sono disposti a sfidare qualsiasi regola, pur di vedere la capitolazione di Conte.
Mi auguro che molti italiani ci vogliano riflettere.
Arroganza e prepotenza sono nemici della democrazia.
Senza memoria storica non c’è futuro.