Mister Trump ieri, di fronte ai fotografi, mostrava con orgoglio una Bibbia.
L’idea non è nuova: già nei secoli scorsi i crociati, i colonizzatori e i conquistadores compievano azioni poco umanitarie o stragi esibendo ben in alto il simbolo della propria fede.
Dopo centinaia d’anni pare che le cose non siano cambiate e l’abitudine è ancora di moda soprattutto dalle parti dell’ultradestra razzista o fascista.
Simboli religiosi esibiti con una mano mentre con l’altra si firmano leggi e si rilasciano dichiarazioni che di ecumenico non hanno nulla; una incoerenza con quei dettami religiosi spesso presente anche nella vita personale.
Non basta una Bibbia o un rosario per essere delle buone persone e credibili.
Trump contro le minoranze nere ed ispaniche, la golpista Áñez contro le popolazioni andine, Bolsonaro contro gli indios amazzonici, contro le donne e contro chiunque non sia bianco, Salvini contro gli immigrati dai paesi poveri e fino a qualche anno fa contro i meridionali italiani.
Sono solo alcuni tra i peggiori esempi odierni …