Nella trasmissione di fine stagione del servizio pubblico, Report, dell’8 giugno u.s. (vedi sotto), si assiste a diverse inchieste giornalistiche che spaziano da “L’analisi” a “A loro insaputa”, da “Autonomia Covid” a “Stress test”, da “App… però” a “Ti conosco mascherina”, da “La geniale intuizione dell’Ing. Palazzetti” a “La comunità energetica”, da “Il tempo” a “Svenditalia”, sino a “Lo sceriffo si è fermato a Eboli”, dove emerge come le pessime abitudini di un ceto politico-imprenditoriale rimanga fortemente restio a seguire procedure oneste sia in trasparenza che informativa.
Infatti, in alcuni servizi della trasmissione emerge come alcune realtà sanitarie private hanno fatto le furbe per quanto riguarda la salute delle persone in periodo di Covid-19.
Emerge, inoltre, la persistenza del malcostume come quella di favorire aziende di parenti, ecc. peccando di ingordigia e immoralità.
Privare queste persone in futuro della possibilità di gestire la cosa pubblica sarà il minimo perché sarà necessario perseguirle penalmente per reiterazione del malaffare.
Salvaguardare la salute delle persone è diventato, in periodo di Covid-19, lo spartiacque tra quelle perbene dalle insensibili.
Il Paese ha risvegliato la coscienza e il disgusto verso quei politici troppo attratti dai soldi e meno alla vita degli esseri umani. Appuntiamolo alle prossime elezioni…
MOWA
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