di Davide Falcioni
Dal primo gennaio al 30 giugno 2020 sono scomparse in Perù 2.457 donne, mediamente 14 al giorno o una ogni due ore. Le ragazze di età inferiore a 18 anni fanno la parte del leone in questo elenco di ‘desaparecidas’ con 1720 casi, mentre le adulte denunciate come scomparse sono state meno della metà, 737.
Nei primi sei mesi di quest’anno – segnati dalla pandemia di covid-19 – sono scomparse in Perù 2.457 donne, mediamente 14 al giorno o una ogni due ore. A rendere noto questo inquietante dato è stato l’ufficio dell’Ombudsman (Difensore del popolo) peruviano, secondo il quale le ragazze di età inferiore a 18 anni fanno la parte del leone in questo elenco di ‘desaparecidas’ con 1720 casi, mentre le adulte denunciate come scomparse sono state meno della metà, 737. Prendendo inoltre in esame esclusivamente il periodo della quarantena disposto da marzo dal governo per limitare i contagi di Covid-19, l’Ombudsman ha precisato che sono stati segnalati 1.100 casi di donne scomparse, delle quali 309 di maggiore età e 791 bambine o adolescenti.
Illustrando nei dettagli questa inquietante emergenza sociale, la dirigente della sezione Diritti delle donne dell’ufficio del Difensore del popolo, Eliana Revollar Añaños, ha spiegato che tra il 16 marzo e il 30 giugno, ovvero durante la fase acuta della pandemia, all’organismo sono giunte le denunce di 28 casi di femminicidio. “In sostanza – ha sottolineato – in media ogni tre giorni, una donna ha perso la sua vita durante il periodo di quarantena, molte all’interno della loro casa”, in una tendenza che sembra ben lungi dall’attenuarsi. Di fronte a questo quadro desolante, ha concluso Añaños, “la giustizia deve assolutamente adottare misure per una ricerca efficace delle donne scomparse, per dare a esse una possibilità di tutela dell’integrità della loro vita e deve trovare gli autori dei femminicidi per i quali ci attendiamo condanne esemplari”.
10 luglio 2020