di MOWA
“Pensi di essere tu a spingere
ma sei tu quello che spingono”
(Mefistofele nel Faust di Goethe)
I massocapitalisti hanno trasformato questo Paese (come molti altri nel Mondo) in un sistema fondato su incertezze con regole basate sulla prevaricazione dei ricchi sui poveri in una vera e propria pornocrazia dove governi corrotti concedono favori e privilegi non secondo il merito ma in base a personali preferenze.
Una triste realtà che non si rinuncia a contrastare con tutte le forze per un benefico futuro a favore di quei miliardi di oppressi nel Mondo che non meritano le “lunatiche” angherie di uno sparuto numero di ciniche persone, forze che coinvolgono tutti coloro che hanno a cuore quel futuro ricco di sinergie ed evoluzione umana che in tanti anni si è riusciti ad ottenere e che straordinariamente era dovuto alla consapevolezza delle formazioni politiche che avevano il nome, non casuale, di Partito Comunista (che in Italia era il P.C.I.) i quali si sono spesi (anche con perdite di milioni in vite umane in contrasto alla reazione) a dare indicazioni culturali salutari verso una politica generale che si concretizzava, ad es., in sanità e scolarità pubblica diffuse e gratuite per tutti, una Costituzione democratica progressiva con prospettive di forte presenza collettiva a favore dei più che vi abitano e lavorano…
Una valida esperienza che ancor oggi, nonostante il continuo contrasto dei massocapitalisti mondiali a tale opportunità, dà risalto, là dove esiste, a grandi speranze di epocali cambiamenti a favore di quella quantità umana che si evince nel balzo economico e sociale come lo sono, ad es., nella Repubblica Popolare cinese che ha fatto progressi e civilizzazione da far impallidire tutti quei detrattori che, pregiudizialmente, ne parlano contro e si inventano fake news pur di non ammettere il dato oggettivo. Ultima delle stupidaggini quella del contrasto al 5G.
Paesi ad indirizzo comunista che hanno saputo affrontare la pandemia del Covid-19 con serietà e la dovuta considerazione del popolo che vi abita a differenza delle ridicole frottole sostenute in altre aree del mondo (a politica massocapitalistica) che non hanno voluto rispondere come si doveva penalizzando i propri abitanti con migliaia di morti.
Quindi, rinasce il bisogno di avere un humus culturale che sappia tradursi in azioni concrete alla realizzazione di quel progetto benefico collettivo a favore dell’umanità onde evitare che quella esigua minoranza (con tutto il suo codazzo di lacchè) insista nel propinare bugie su bugie. Lacchè che si dimostrano per la loro inadeguatezza e biecaggine e che nulla hanno a che fare con quel glorioso patrimonio esperienziale.
Come può iniziare tutto ciò?
Col mettere da parte la pigrizia e le disillusioni politiche per cui hanno fatto allontanare milioni di persone dal trasformarsi da soggetti attivi in passivi e riprendere, quindi, quegli spazi comuni (ecco la valenza del termine comunista, tanto odiato dai massocapitalisti, compagno e cioè “cum panis” cum «insieme con» e panis «pane») che ci spettano nella Storia dei giorni nostri. Lasciare ai posteri, attraverso tale opportunità, quello che fecero, con sacrifici immani, i padri ed i nonni che scientemente ci hanno preceduto ed hanno lottato per un mondo che fosse migliore e non quello, che ora, che si sta rigirando su sé stesso.
C’è la necessità di riavere la memoria storica collettiva che viene privata a milioni di persone con banali giustificazioni come ad esempio con i quotidiani dell’archivio de l’Unità fondato da Antonio Gramsci che viene squallidamente in-gestito da entità amorfe. Un patrimonio inestimabile che fa il paio con le leggi europee sull’oblio che aiutano a rimuovere invece di fortificare la conoscenza.
Di questi presupposti a cui non si può rinunciare per il bene stesso del mondo civilizzato si deve chiedere conto a chi oggi tiene le “chiavi” di tali privazioni.