Gli avvocati della Banca Centrale venezuelana, nel contenzioso con la loro controparte inglese, hanno infatti riferito di aver fatto richiesta di ricorrere in appello poiché hanno ritenuto che il giudice non fosse a conoscenza della realtà sul campo, secondo quanto afferma il canale televisivo dello statale venezuelano (VTV).
“È raro che il giudice di un processo conceda il permesso di presentare ricorso contro una sentenza emessa da lui in primo grado, siamo lieti che ciò ci sia stato concesso”, ha affermato Sarosh Zaiwalla, partner dello studio legale Zaiwalla & Co in rappresentanza della BCV.
La decisione presa la scorsa settimana segue la sentenza della corte britannica che ha deciso di consegnare le riserve auree del Venezuela depositate nella Banca d’Inghilterra, equivalenti a un miliardo di dollari, al leader dell’opposizione Juan Guaidó e ai funzionari fittizi da lui nominati, ignorando la legittimità del presidente costituzionale del Venezuela, Nicolás Maduro.
Le autorità venezuelane hanno sottolineato più volte che la sentenza di primo grado del tribunale inglese si è basata “sull’allucinante auto-proclamazione di un deputato venezuelano come presunto presidente ad interim”, tale Juan Guaidó, sostenuto dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, compreso il governo britannico.
Il paese sudamericano ha denunciato Guaidó per aver guidato un’organizzazione criminale per sequestrare illegalmente i beni mobili ed immobili del Venezuela all’estero, in complicità con Washington.
In merito a ciò, il presidente Maduro ha chiesto agli organi di Giustizia di avviare le procedure corrispondenti per punire coloro che partecipano alla espropriazione illegale dei beni dello Stato venezuelano all’estero.
https://www.hispantv.com/