Il provvedimento, che ha colpito anche altri tre colleghi del’estremista di destra, è stato notificato dai magistrati del Southern District di New York
Steve Bannon, ex consigliere del presidente americano Donald Trump e punto di riferimento della cosidetta “alt-right”, è stato incriminato e arrestato in relazione a illeciti che sarebbero stati commessi nel corso di campagna di una raccolta fondi per l’ampliamento dei muro anti-migranti al confine con il Messico.
Secondo gli inquirenti, riferiscono fonti di stampa concordanti, l’iniziativa We Build the Wall aveva permesso la raccogliere circa 25 milioni di dollari.
Per i magistrati “Non solo hanno mentito ai finanziatori” della campagna ma “li hanno truffati nascondendo” l’uso reale dei fondi, molti dei quali andati a finanziare il loro stile di vita.
Il provvedimento, che ha colpito anche altri tre colleghi di Bannon, è stato notificato dai magistrati del Southern District di New York.
Le accuse
Secondo il procuratore Audrey Strauss, Bannon e altre tre persone – Brian Kolfage, Andrew Badolato e Timothy Shea- “hanno defraudato centinaia di migliaia di donatori, approfittando del loro interesse a finanziare un muro di confine, con il falso pretesto che tutto il denaro sarebbe stato usato per la costruzione”.
Tutti e quattro sono stati arrestati con l’accusa di cospirazione per frode informatica e cospirazione per riciclaggio di denaro. Sono accuse, che comportano ciascuna una pena massima di 20 anni.
“We Build the Wall” è stata lanciata come campagna GoFundMe alla fine del 2018, con l’obiettivo di raccogliere direttamente dal pubblico il denaro necessario per costruire un muro anti migranti alla frontiera del Messico, malgrado l’opposizione del Congresso a quella che era una delle maggior promesse elettorali del presidente americano Donald Trump. Secondo la procura, scrive il sito The Hill, la campagna online ha raccolto oltre 25 milioni di dollari. I fondi sono stati poi usati in maniera “non conforme” a quanto dichiarato pubblicamente.
Il veterano dell’air Force Kolfage aveva dichiarato di essersi impegnato gratuitamente per la causa e che il 100% dei fondi raccolti sarebbero serviti a costruire il muro, ma in realtà avrebbe utilizzato a fini personali oltre 350mila dollari. Bannon avrebbe intascato più di un milione di dollari tramite una organizzazione no profit da lui controllata. I quattro avrebbero trasferito il denaro raccolto verso l’organizzazione no profit e poi verso un società fantasma, grazie a fatture false.
20 agosto 2020
Foto: Arata Federico, Matteo Salvini, Steve-Bannon e Mischael Modrikamen