A cura di Enrico Vigna *
In queste pagine vi è la documentazione ufficiale relativa alle prese di posizione dei lavoratori della Federazione Sindacati della Bielorussia: 4 MILIONI di lavoratori iscritti. La gente bielorussa che lavora e fatica per vivere dignitosamente e decorosamente.
Ritengo sia un utile apporto informativo per contribuire a potersi fare e avere, un pensiero indipendente dalle vulgate scientificamente disinformatrici del “mainstream” giornalistico occidentale, ormai pienamente assorbito nelle strategie geopolitiche atlantiste.
Posizioni ferme e determinate nella difesa del sistema sociale esistente in Bielorussia, di cui il mondo del lavoro rappresentato dal Sindacato FSB, ne è una componente determinante e influente, per quanto riguarda la difesa degli interessi generali dei lavoratori. Così come vi è anche, una ferma e decisa rimostranza verso eccessi verificatisi da parte delle forze dell’ordine, nei momenti più caldi degli scontri, provocati dalle fazioni più violente, alla ricerca dello scontro fisico, come carta politica da fornire ai propri finanziatori e protettori occidentali. Metodologia ormai sperimentata, praticata negli ultimi decenni come strategia di destabilizzazione di popoli e paesi renitenti o non allineati, all’ordine mondiale attuale.
APPELLO DELLA FEDERAZIONE DEI SINDACATI DELLA BIELORUSSIA 14 agosto 2020
I lavoratori e i cittadini delle nostre fabbriche e imprese, e nei territori, sono preoccupati per l’atmosfera tesa e convulsa, e per la sicurezza nelle strade delle nostre città.
La Federazione dei Sindacati riceve numerosi appelli dai collettivi di lavoro con la richiesta di invitare tutti a fermare le violenze il prima possibile, a non provocare conflitti, a mantenere la pace nel nostro Paese!
Le persone sono preoccupate e chiedono una rapida scarcerazione di loro figli, parenti, colleghi che sono stati arrestati. Stiamo parlando di coloro che sono finiti nei luoghi in cui si sono svolte manifestazioni di strada e non hanno violato l’ordine pubblico o commesso violenze.
Condividiamo questi appelli e insistiamo affinché le forze dell’ordine rilascino queste persone il prima possibile, e conducano un’indagine aperta e imparziale su ogni caso.
La Federazione dei sindacati della Bielorussia fornirà tutta l’assistenza necessaria: legale, psicologica, materiale a coloro che si trovano in questa difficile situazione.
Chiediamo a tutti di porre fine alla violenza, anche ad eccessi della polizia, e avviare un dialogo pacifico per il futuro di ciascuno di noi e della nostra Bielorussia.
“…In Bielorussia chi lavora, sa il valore di tutto quello che il nostro paese ha realizzato negli anni…”.
Mikhail Orda, Presidente nazionale ELETTO, della Federazione Sindacati della Bielorussia, che ha oltre 4 MILIONI di iscritti, in un intervista alle Agenzie stampa così si è espresso in merito alla situazione nel paese.
“…Le elezioni si sono svolte regolarmente, nel quadro della legge. Come Sindacato FSB avevamo oltre 9mila lavoratori, impegnati come osservatori in quasi tutti i seggi elettorali. Abbiamo organizzato questo lavoro appositamente, per comprendere e vedere chiaramente l’intero processo direttamente, per poi dare una valutazione oggettiva e indipendente dei risultati elettorali…
C’è chi oggi pratica e chiede l’illegalità per le strade del nostro Paese. E devo dire che i loro slogan non sono affatto di una protesta pacifica, ma diffondono caos e disordine. Voglio sottolineare che queste persone devono sapere chiaramente che saranno responsabili di queste azioni.
Se guardiamo a quello che era già successo cinque, dieci anni fa, oggi vi è una differenza notevole. Noi e voi comprendiamo chiaramente che qualcuno sta lavorando non per migliorare o produrre benefici al paese. Per ottenere questo occorre un grande, duro lavoro quotidiano. Noi che lavoriamo ogni giorno nelle fabbriche, imprese, nei posti di lavoro lo sappiamo bene. E chi lavora oggi, comprende il valore di tutto quello che il nostro Paese ha realizzato negli anni.
Lavorando per il futuro, dobbiamo comprendere tutti, che i risultati si possono raggiungere solo quando siamo uniti nell’ impegno per rendere la nostra Bielorussia migliore, più bella e più forte.
Le provocazioni e i tentativi di destabilizzare la situazione, che alcune forze propongono, non faranno nulla per lo sviluppo del Paese. Al contrario, tali pratiche possono solo farci tornare indietro…”, ha dichiarato il presidente della FPB.
Il sindacato bielorusso del commercio, della cooperazione dei consumatori e dell’imprenditorialità, fa Appello a tutti i cittadini del paese, madri, padri, sorelle e fratelli!
Non possiamo tacere!
Il silenzio oggi è peggio di un segno di accordo con quanto sta accadendo. Il nostro Paese è sempre stato pacifico, ha sempre portato avanti i valori della distensione e della giustizia.
Siamo per la pace e la tranquillità. È doloroso e spaventoso quando tutte le speranze, improvvisamente, in un istante, crollano e scompaiono.
Ci rivolgiamo a voi in quest’ora difficile per il nostro amato Paese. Siamo turbati da ciò che abbiamo visto e diventa amaro e doloroso, ciò che sta accadendo per le strade delle nostre città. Le persone semplici e rette soffrono.
I nostri membri del sindacato chiedono la fine dell’uso della forza nelle strade. Condanniamo fermamente la violenza in qualsiasi forma!
Il sindacato ha sempre vigilato sulla conservazione della stabilità e della giustizia nella nostra società.
Siamo per la salvaguardia della pace, della tranquillità e della sicurezza nel nostro paese!
Diciamo NO alla distruzione, alla scelleratezza e alla violenza.
La Bielorussia deve essere pacifica, sicura e serena!
Prenditi cura di te, dei tuoi cari e della nostra Patria!
Comitato repubblicano del Sindacato bielorusso dei lavoratori del commercio, della cooperazione, imprenditorialità e dei consumatori – 14 agosto 2020
Le Associazioni dei Sindacati regionali e della città di Minsk, hanno fatto appello ai collettivi di lavoro e ai lavoratori delle imprese 9 agosto 2020
Non cadere nelle provocazioni e non cedere nelle promesse di una illusoria “dolce vita”.
Diverse fonti informative e canali di comunicazione hanno pubblicato notizie e appelli che invitano a rivolte e scioperi. Uno sciopero è una misura estrema relativa a una controversia di lavoro. E ciò che costoro chiedono non ha nulla a che fare con esso, è un atto illegale. Questi stessi istigatori non hanno alcuna rappresentatività nelle Associazioni dei sindacati della città di Minsk.
“I sindacati della regione di Grodno sono preoccupati per come stanno “sconvolgendo” un paese calmo, usando i social network e gli instant messenger. Dopotutto, non è nuovo, tutto può essere utilizzato, lo sappiamo dall’esperienza di altri paesi…”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione sindacale regionale di Grodno, Boris Kozelkov. “Noi, in quanto organizzazione collettiva più massiccia, esortiamo a prendere decisioni appropriate e sicure“.
Anche l’Associazione sindacale regionale di Mogilev, ha dichiarato: “Siamo chiamati o spinti a rivolte di massa e proteste di piazza. Il loro unico obiettivo è destabilizzare la situazione nel Paese e dividere la società “.
L’Unione sindacale regionale di Gomel invita a non cedere agli appelli provocatori delle forze distruttrici: “Ricordate le conseguenze che seguono le provocazioni. Coloro che oggi spingono per bloccare strade, carreggiate e edifici amministrativi chiedono la distruzione di tutto ciò che i nostri padri, voi ed noi abbiamo costruito “.
“Il confine tra un’azione pacifica e un atto illegale è sottile. Non cadete nelle provocazioni, prendete decisioni informate! Prendiamoci cura di noi e dei nostri cari!”, ha fatto appello l’Associazione sindacale regionale di Brest.
“Notizie manipolate e falsi punti di riferimento, sono diventati l’arma principale di coloro che combattono con le mani di qualcun altro“, ha affermato in una dichiarazione il Consiglio dell’Associazione sindacale regionale di Minsk.
“Uniamoci per il bene della nostra pace comune, il benessere dei nostri cari e il futuro stabile del nostro paese. Facciamo scelte pacifiche e costruttive!”. Queste le parole di Ivan Vozmitel, presidente del sindacato regionale di Vitebsk.
I presidenti di tutti i sindacati settoriali che fanno parte della struttura della Federazione dei sindacati della Bielorussia, hanno pubblicato appelli ai lavoratori e ai dipendenti delle imprese e delle organizzazioni della Bielorussia sui social network nazionali, per scelte di pace e costruttive, legate alla difesa degli interessi nazionali dei lavoratori e non a quelli dei provocatori professionali. I presidenti dei sindacati di sezione hanno invitato i lavoratori del Paese ad adottare un approccio calmo e costruttivo nell’esercizio del diritto alla libertà di espressione, a non cadere in provocazioni anonime ed azioni illegali, a non commettere atti che potrebbero ledere i diritti del lavoro e gli interessi dei cittadini e del paese. A unirsi in azioni per proteggere gli interessi delle proprie famiglie, dei collettivi di lavoro e del Paese.
I Sindacati dell’industria fanno appello ai lavoratori delle fabbriche e delle imprese del paese
Recentemente, sono stati pubblicati su Internet inviti aperti ad interrompere il lavoro delle imprese e non andare a lavorare. Alcune forze stanno cercando di destabilizzare la situazione nel paese e dividere la nostra società.
A questo proposito, vogliamo attirare l’attenzione dei lavoratori dipendenti di tutte le imprese e organizzazioni del paese: non cadere nelle provocazioni. Prendete decisioni meditate.
Non commettete atti che potrebbero ledere i diritti del lavoro e gli interessi dei cittadini. E ricordate, tutti i problemi possono essere risolti all’interno del quadro giuridico della nostra società.
Il lavoro delle imprese e delle organizzazioni è garanzia di uno standard di vita stabile. Questa è la garanzia per cui i diritti sociali potranno essere adempiuti dallo stato, come il pagamento delle pensioni, gli assegni sociali per le famiglie con più figli, le borse di studio per studenti e così via. Le nostre conquiste.
Vogliamo tutti vivere in pace, lavorare, crescere i nostri bambini in un paese pacifico e continuare ad avere fiducia nel nostro futuro! Per questo dobbiamo stare uniti, tutti insieme, perché abbiamo da difendere la nostra Bielorussia!
Consiglio dell’Associazione sindacale regionale di Minsk.
Il presidente del sindacato bielorusso dei lavoratori forestali e delle risorse naturali Cheslava Goeva, ha spiegato ai lavoratori che
“ tutto questo è un’interruzione dei processi di produzione, inadempienza dei termini di produzione e spedizione dei prodotti. E di conseguenza, sanzioni imposte all’impresa, che comportano inevitabilmente una diminuzione dei salari e una riduzione dei pagamenti sociali in base ai contratti collettivi e, di conseguenza, un deterioramento della situazione socio-economica dei lavoratori del settore. Dietro le promesse di una “dolce vita” c’è una vera e propria strategia di caos e illegalità. Oggi vediamo che certe forze ci stanno portando su una linea molto pericolosa, oltre la quale potrebbe esserci un punto di non ritorno. E sono le forze che hanno già elaborato tali scenari in altri paesi, che ci vogliono portare a questo. Destabilizzazione, distruzione, caos e disordini sono la loro professione.
Vale la pena notare che uno sciopero è una misura estrema per risolvere una controversia di lavoro, quando le parti hanno esaurito tutti gli argomenti e non hanno potuto trovare un accordo. In questo caso, gli appelli espressi, mirano solo a destabilizzare l’economia e i collettivi. Sono illegali e violano la legge…”.
Secondo il presidente del Comitato sindacale repubblicano del Belkhimprofsoyuz, Svetlana Klochok, l’appello ai lavoratori del Paese, usando false rappresentanze e, in nome dei lavoratori delle grandi imprese:
“…non è il primo tentativo di destabilizzare la situazione nei collettivi di lavoro. Messaggi falsi di scioperi da parte all’OJSC “Belaruskali”, alla filiale “Plant” Khimvolokno, all’OJSC “Grodno Azot”, all’OJSC” SvetlogorskKhimvolokno”, come sanno bene gli stessi lavoratori, non sono veri. Chiamare le persone a scioperare, sulla base di richieste politiche, è una grave violazione della legislazione della Repubblica di Bielorussia e mira a destabilizzare la situazione dei giganti industriali del paese e a dividere la nostra società. Dichiariamo responsabilmente che i lavoratori petrolchimici si sono sempre distinti per prudenza, equilibrio e responsabilità delle loro azioni. I lavoratori conoscono il prezzo per avere una occupazione garantita e la prospettiva di essere disoccupati, conoscono il valore di avere una assistenza medica e l’istruzione gratuite, tutto supportato da un lavoro garantito, e conoscono anche il valore della pace, della sicurezza nel paese e della fiducia nel futuro. E noi, come sindacato, conosciamo il valore dell’efficacia del dialogo sociale nel risolvere i problemi più urgenti e i problemi dei membri del mondo del lavoro della Bielorussia…”.
Il presidente del sindacato edile, Gennady Lyapunov, ha esortato i lavoratori del settore edile a non piegarsi alle provocazioni e a prendere decisione vagliate. “…Distruggere non è costruire. Chi, se non noi, lo sa meglio di tutti. Dopotutto, costruiamo città con le nostre mani, costruiamo case, scuole, ospedali, posiamo autostrade e costruiamo ponti. Noi puntelliamo la nostra società!
Tutte le questioni possono essere risolte in modo costruttivo all’interno del quadro giuridico. Il presidente del comitato repubblicano del sindacato bielorusso degli operatori sanitari, Vyacheslav Shilo, ne è certo. “…i lavoratori non devono consentire rivolte provocatorie, devono rifiutare influenze emotive di persone conosciute, che però agiscono per interessi esterni. Difendiamo la salute e la vita quotidiana delle persone. Perché solo da noi, dipende il nostro futuro e quello della nazione…”.
Il presidente dell’Associazione sindacale regionale di Minsk, Viktor Malinovsky, alla manifestazione del 16 agosto così ha dichiarato ai media presenti:
“…Questa è la nostra storia, il nostro paese. Pertanto, oggi l’Associazione regionale dei sindacati di Minsk ha preso parte alla manifestazione a sostegno del presidente eletto. Vogliamo che tutto ci sia calma in Bielorussia, che il nostro paese vada avanti, che tutte le imprese funzionino e lavorino. Il presidente ha parlato in modo molto emotivo, profondo. Ha toccato le corde dell’anima di tutti coloro che erano al raduno e, naturalmente come lavoratori, siamo al suo fianco, insieme a lui, insieme alla nostra gente, al nostro popolo, per difendere quanto abbiamo finora acquisito e ottenuto. Non permetteremo a nessuno di togliercelo…”.
“…Il caos e la destabilizzazione non sono mai stati favorevoli ai lavoratori…”, così si è espressa Elena Zyablikova, presidente del Sindacato distrettuale delle organizzazioni sindacali di Borisov e membro del Consiglio della Repubblica dell’Assemblea nazionale della Repubblica di Bielorussia, sugli eventi attuali in Bielorussia.
“Il futuro del nostro Paese dipende da come lavoriamo e non da come organizziamo le manifestazioni. Il caos e la confusione non sono mai stati utili ai lavoratori.
La maggior parte delle persone che oggi partecipano ad azioni non autorizzate si comporta in modo sconsiderato. È improbabile che una persona che ha un lavoro sicuro o una attività propria, una famiglia, che vive con serietà e semplicità, può fare violenze del genere.
La Bielorussia è un paese che ama e crede profondamente nella pace. Qui ognuno può vivere in pace e crescere serenamente i propri bambini. E tutti i cittadini di altri paesi che sono venuti a trovarci lo hanno sempre apprezzato. Le forze dell’ordine oggi stanno agendo severamente, tenendo conto della situazione attuale. La popolazione civile del nostro Paese ha bisogno di protezione. E coloro che hanno scelto la via della distruzione devono rispondere secondo la legge della Bielorussia…”. 12 agosto 2020
* CIVG – 20 agosto 2020