Il colosso tecnologico statunitense Google ha riattivato gli account informativi cubani che aveva oscurato mentre rimangono sospesi quelli della tv statale venezuelana.
YouTube ha notificato che dopo aver esaminato gli account, non è stata riscontrata alcuna violazione delle regole e i due canali sono stati ripristinati.
Il presidente cubano Díaz-Canel aveva scritto su Twitter: “Hanno eseguito l‘oscuramento dei nostri canali proprio nel giorno in cui presentavamo il vaccino cubano contro il Covid-19. Non abbiamo ancora vaccinato nessuno e già gli fa male la puntura” https://twitter.com/
In effetti il blocco di google è avvenuto esattamente il giorno prima che le struttute sanitarie cubane annunciassero il candidato vaccino cubano contro il Covid-19 ed il ripristino dei canali, esattamente il giorno dopo la presentazione al mondo.
“Denunciamo che quello che è successo giovedì 20 agosto è stato un blackout informativo coordinato che ha interessato diversi media a Cuba, come Cubavisión Internacional e Granma, mentre in Venezuela veniva bloccato il canale delle dirette di Venezolana de Televisión” affermano dal portale www.cubadebate.cu
La cosa senza precedenti è l’aver invocato come scusa la legge sull’esportazione degli Stati Uniti per commettere una simile azione di censura per poi dire che si erano sbagliati.
Questo sottolinea ancora una volta la natura totalizzante e irrazionale del blocco statunitense contro Cuba, da cui nemmeno una potente azienda come Alphabet e le sue controllate Google e YouTube sfuggono.
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