di MOWA
Tagliare i parlamentari è una cosa sbagliata. Perchè?
Qual è il motivo che porta a tagliare i parlamentari che si sa non provengono dal territorio perché è stato modificato il sistema elettorale tanto da essere bacchettati dalla Corte costituzionale che ne chiedeva l’immediata rettifica e correzione?
Ci si chiede:
– perché non si è provveduto a fare la debita correzione elettorale ed eventulamente, poi, andare alle debite riflessioni?
– perché si è voluto forzare la popolazione ad andare a votare per un referendum sul taglio dei parlamentari quando questi non sono regolari come ha giudicato la suddetta Corte?
– perché lo stesso Presidente della Repubblica non pone un problema di legittimità rispetto la Costituzione?
Non si può fare finta di nulla ed accettare che degli “abusivi” siedano in Parlamento e legiferino sulla pelle degli italiani. E, attenzione, non è un problema di schieramento partitico perché la Costituzione è una e non va interpretata ma applicata e nessuno può fare finta di nulla.
Per queste poche ma inequivocabili motivazioni si chiede ai democratici di scendere in piazza (anche virtualmente, visto il problema del virus) pur di dissentire perchè non si può procedere al referendum del taglio dei parlamentari se non viene prima modificato il sistema elettorale come sollevato dalla Carta Costituzionale.
Infatti, la sentenza della Corte costituzionale n. 35 del 2017 recita:
«costituisce anche l’ineludibile corollario del principio che impone di assicurare la tutela del diritto inviolabile di voto, pregiudicato – secondo l’ordinanza del giudice rimettente – da una normativa elettorale non conforme ai principi costituzionali, indipendentemente da atti applicativi della stessa, in quanto già l’incertezza sulla portata del diritto costituisce una lesione giuridicamente rilevante».
Non si possono accettare imposizioni da imbroglioni della democrazia. Perché non è tagliare un gruppo di parlamentari che ridarà serietà alle Istituzioni se, poi, sono della stessa pasta ed eletti con lo stesso criterio… Dubbi che lo stesso giudice, relatore della Corte costituzionale italiana, Nicolò Zanon, ha espresso così:
“E’ legittimo un Parlamento in carica eletto con una legge poi dichiarata per qualche aspetto illegittima?” (sentenze n. 1 del 2014 e n. 35 del 2017)
Ridare voce alla legalità democratica è lo slogan della gente onesta.
Foto di copertina: NeONBRAND