28 anni, 42 anni, 46 anni.
Sono gli operatori sanitari morti in Venezuela per Covid-19 negli ultimi 3 giorni durante il loro lavoro per salvare vite umane.
Il primo è un medico cubano, Leonel Rafael Batista Hierrezuelo, giunto in Venezuela da Santiago de Cuba, per svolgere la sua missione internazionalista di solidarietà.
Dal 3 agosto lavorava nel Centro Diagnostico Integrato di Trujillo, fornendo assistenza gratuita ai malati di Covid-19, dove si è contagiato e dove, nonostante le cure, non ce l’ha fatta a sopravvivere.
Il secondo è il medico venezuelano Miguel Rangel, direttore dell’ospedale Doctor Leopoldo Manrique Terrero.
“Uno straordinario essere umano e medico. Appassionatamente dedito alla salute pubblica. Era in prima fila nella lotta contro il Covid-19 in quell’ospedale per la cui riapertura aveva lottato ed è stato il suo ultimo sogno. Vola alto dottore!” ha scritto su twitter la vicepresidente Delcy Rodriguez.
“Un grande amico e compagno che ha dato la vita per aiutare migliaia di persone, è un peccato vedere grandi persone lasciarci a causa di questa terribile pandemia. Riposa in pace compagno”, ha scritto il ministro venezuelano per il Potere Popolare per la Salute Carlos Alvarado.
Il terzo è l’infermiere cubano Yoel Rodríguez, morto nel Centro Diagnostico Integrato Fabricio Ojeda nella città di Puerto la Cruz, una città situata nello stato di Anzoátegui, “dopo una lunga battaglia contro il Covid-19”, ha pubblicato sul suo account Facebook Raquelín Ríos Torres, master in Scienze Infermieristiche.
Secondo alcuni messaggi chat che ha condiviso sul suo profilo, Rodriguez “è morto nonostante tutti gli sforzi di medici e paramedici, del Coordinamento Regionale e Nazionale. Pace alla tua anima. Grazie ai suoi colleghi e medici che non lo hanno mai lasciato”.
Il Movimento di Amicizia e Solidarietà Reciproca Venezuela-Cuba, sezione Anzoátegui, si è “rammaricato per la morte del collaboratore cubano che ha adempiuto con onore al suo compito di fornire salute al popolo venezuelano. Pace alla tua anima e forza ai suoi parenti e compagni delle missioni”.
Alla scomparsa dei due operatori sanitari cubani è stato dato ampio risalto dalle decine di siti internet cubani che operano negli Stati Uniti e che inondano il web con articoli sia contro le missioni di solidarietà dei medici cubani che contro il governo Maduro.
Facendo una ricerca su google si trovano numerosi articoli identici tra loro e pubblicati col copia-incolla dai vari media della galassia anti cubana col chiaro intento di utilizzare la scomparsa dei due operatori per gettare fango sulle Brigate Mediche cubane.
https://www.vtv.gob.ve/
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