La donna, secondo le indagini finora svolte, avrebbe ricevuto ingenti somme di denaro tramite bonifici effettuati a favore di una società fantasma con sede a Lubiana, della quale lei stess era l’amministratrice unica.
E’ stata arrestata nelle scorse ore a Milano Cecilia Marogna, la manager e consulente diplomatica del cardinale Angelo Becciu, coinvolto nello scandalo finanziario che sta interessando tutto il Vaticano.
A quanto si apprende, la donna è stata fermata dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito il mandato di cattura internazionale emesso dagli investigatori della Santa Sede tramite l’Interpol.
La donna è finita nel mirino degli inquirenti per dei bonifici da mezzo milione di euro ricevuti dalla Santa Sede sul conto corrente della Logsic, una società fantasma con sede a Lubiana di cui risultava essere l’amministratrice.
Tutti i bonifici, ricevuti in diverse tranche tra il dicembre del 2018 e il luglio del 2019, sono stati effettuati indicando come causale un presunto “contributo per missione umanitaria.
Cecilia Marogna, di 39 anni, si era presentata nel 2016 alla Segreteria di Stato vaticana, dove si era presentata come esperta di relazioni diplomatiche e mediatrice nelle crisi internazionali ed in possesso di una lettera di raccomandazione firmata dallo stesso cardinale Becciu e che la accreditava come persona di sua fiducia.
Lo scandalo Becciu
Lo scorso 24 di settembre il cardinale Angelo Becciu si è dimesso dalla carica di Prefetto della Congregazione della cause dei Santi, rinunciando anche ai diritti connessi al cardinalato in seguito alla richiesta arrivata direttamente da Papa Franesco.
Secondo quanto rivelato da un’inchiesta de l’Espresso, tramutatasi poi in un’indagine da parte degli inquirenti vaticani, il cardinale Becciu avrebbe elargito somme di denaro ai suoi fratelli gestori di cooperative sociali, prelevando i fondi dall’Obolo di San Pietro, ovvero dalla cassa dei fondi destinati ai poveri.
14.10.2020