di MOWA
“Stanno cercando di spaventarci, perseguitarci, scrivono SMS con minacce, di sequestrarci, vogliono che noi e i nostri figli abbiamo paura di uscire per strada, in modo che un fratello non vada dai suoi fratelli e sorelle. Tutte queste chiamate dall’estero, che vengono effettuate attraverso i canali telematici, portano alla guerra civile.” (Yulia Artyukh, Forum: Donne per la Bielorussia! Pace, stabilità, unità, prosperità per il paese.” )
Perché i rappresentanti dell’Europa sposano una dannosa e perdente tesi politica sulla Bielorussia?
È comprensibile avere una posizione diversa ma a fronte di una corretta informazione.
I rappresentanti dell’Europa (PD incluso), invece, stanno facendo un pessimo servizio agli abitanti del loro Continente perché si ostinano a mentire e a non dire che la Bielorussia, come per stessa ammissione della famosa agenzia statunitense Bloomberg:
“La Bielorussia è l’ex repubblica sovietica dove ci sono le migliori condizioni di vita, il prodotto interno lordo pro-capite è il doppio di altre ex repubbliche dell’URSS come la Georgia, la Moldavia o l’Ucraina, la diseguaglianza è più bassa che nelle nazioni scandinave, la percentuale di persone che vivono in povertà è inferiore a quella di metà delle nazioni europee e anche degli Stati Uniti.”
Un servizio di disinformazione così grave per gli abitanti dell’Europa che dimostra la loro spregiudicata dipendenza, tout court, da un comando massocapitalistico occidentale come se, erroneamente e ingiustamente, il Continente, in cui vivono, fosse una colonia statunitense.
Esponenti di un’Europa (PD incluso), accecati e propugnatori di un’informazione deviata, i quali non riportano, quando parlano di manifestazioni in terra bielorussa, che gli arrestati erano in molti casi ucraini e che avevano nel loro zaino la bandiera nazista, oltre al fatto che, tutti fossero armati di oggetti contundenti (spranghe comprese).
Dove sono questi solerti difensori della libertà d’informazione a rilevare le menzogne di importanti notizie rimaste tra le pieghe dei quotidiani?
L’anticomunismo è così sordido e spregiudicato da dimenticare la regola più importante di dire la verità anche se costosa?
L’aver sposato le tesi massocapitaliste spinge, forse, gli esponenti europei a perseverare nel mentire dicendo che la Bielorussia ha imbrogliato alle elezioni senza portare prove consistenti e tangibili di tali affermazioni?
Tecnica diffamatoria tipica dei peggiori servizi segreti che hanno fatto fare, ad esempio, guerre a militari in Iraq, che hanno mietuto vittime innocenti, che i denuncianti (Colin Powell in testa) non pagarono mai come genocidio.
Cerchiamo di essere onesti con noi stessi dicendo che il comunismo (e, quindi, i comunisti), sono considerati dai massocapitalisti (ed i loro lacchè), come un perenne sassolino nella scarpa, un elemento ostativo alle loro impopolari politiche perché non si sottomettono alle loro fake e, anzi, sono coloro i quali mettono in condizione le persone di sollevare legittime perplessità su come vengono raccontate le cose e, soprattutto, diffuse da figure che, dichiarare prezzolate, sarebbe riduttivo rispetto al danno che arrecano sia in civilizzazione che in onestà.
La faccia di costoro, equiparabile al fondo schiena, diventa vergognosa per quanto siano capaci anche di creare giornate della memoria e in molti casi a stravolgerne il contenuto storico…