Un’intervista all’onorevole Michele Anzaldi, segretario Italia Viva della Commissione di Vigilanza Rai, sui tentativi della Lega di boicottare Report
Onorevole Anzaldi, la trasmissione “Report” è finita sotto attacco dei partiti di centrodestra per alcune inchieste che hanno riguardato la Lega, i suoi commercialisti, le decisioni degli amministratori lombardi sull’appalto Diasorin per i test sierologici. Che ne pensa?
A cosa si riferisce?
“Mentre la maggioranza di governo è cambiata da oltre un anno, in Rai sembra invece ancora vivo e vegeto il governo gialloverde, tanto è vero che il Cda continua a sfornare nomine con il pieno appoggio dei consiglieri leghisti, basti vedere la nomina della scorsa settimana del nuovo direttore di Isoradio tanto per rimanere all’ultima in ordine di tempo. D’altronde Foa è ancora al suo posto, io da mesi chiedo l’accesso agli atti alle schede della sua votazione, sospetta di voto invalido perché forse segnato, ma sono stato finora lasciato solo sia dal Movimento 5 stelle che dal Pd. E addirittura sulla stampa girano voci di chi penserebbe persino di prorogare questo Cda: sarebbe non soltanto gravissimo e illegittimo, ma anche un voltafaccia incredibile e la conferma di un doppiogiochismo inaccettabile”.
Perché Report fa così paura alla Lega?
“Perché è stata l’unica trasmissione ad avere il coraggio di affrontare temi scomodi, dal Metropol e i fondi russi al caso Diasorin. Ma vale anche per l’attuale governo in carica. La puntata di lunedì scorso, con le rivelazioni sul Rapporto Oms fatto sparire dalla sera alla mattina, rappresenta un duro atto d’accusa per chi in questi mesi ha gestito la pandemia, e non riguarda certamente solo gli enti locali a guida Lega, ma anche l’attuale governo Conte. Non vorrei che, dietro solidarietà e sostegni di facciata alla trasmissione, ci sia la tentazione anche di qualche partito di maggioranza di chiudere una trasmissione che è sempre stata scomoda per tutti, ma che rappresenta un valore aggiunto inestimabile per l’informazione del servizio pubblico. Per questo ora spero che M5s e Pd passino dalle parole ai fatti, su Report ma anche sul caso Foa”.
5 novembre 2020