Franco Cavalli, oncologo ticinese (CH), affronta nel video sottostante il tema di quali misure ha adottato il governo di Cuba.
Nella sua visita sull’isola caraibica ha potuto rilevare come prima cosa
“Hanno controllato il virus in maniera eccezionale grazie alla prevenzione e nei controlli sui contatti personali”.
Inoltre, prosegue l’oncologo, ha potuto constatare di non aver visto a Cuba
“…una sola persona senza la mascherina, non si entra da nessuna parte senza che ti misurino la temperatura, ti disinfettino le mani e le scarpe”.
Osserva, ancora, Cavalli che fanno 8/9000 test al giorno
“… e hanno solo 40/50/60 positivi e tutti questi sono ospedalizzati anche se non hanno sintomi per una decina di giorni, per essere sicuri che poi non li sviluppino, contagiando gli altri.” “… a livello di prevenzione e medicina di famiglia”. “Hanno fatto meglio della Svizzera”
La cosa straordinaria è che, l’oncologo Franco Cavalli (ennesima persona di scienzia), parla in modo positivo delle capacità preventive dell’isola caraibica ma la stampa internazionale (italiana compresa) non ne parla con la dovuta attenzione.
In questi casi, per quel becero anticomunismo dei media, si dovrebbe parafrare quello slogan pubblicitario sui danni che fanno alla salute le sigarette che recitava “…avvelena anche te. Digli di smettere!”
Lo staff di iskrae
(cliccare sull’immagine per vedere il video)