di MOWA
“Nell’evidenza, – proseguì – a noi appare un tagliatore di pietre, brache calate, grembiale di cuoio sollevato, che offre il didietro all’immissio penis d’un monaco templare…” (Federico Mavì “Voglio essere massone”, pag 71)
Non ci saremmo mai aspettati di leggere una notizia così incredibile sui quotidiani tanto da “obbligare” i lettori a farsi una crassa risata nell’immaginare come si saranno svolte le sequenze dell’episodio che ha visto coinvolta un’alta figura politica dell’Ungheria, quella dell’eurodeputato omofobo, fedelissimo di Orban, Jzsef Szájer quando tentava di fuggire durante l’irruzione degli agenti impegnati nei controlli sul rispetto delle norme anti-Covid che si sono trovati a vedere una scena, più che insolita: un’orgia di una ventina di uomini.
L’omofobo, tapino, infarcito di un’insana ideologia di destra pensava, probabilmente (nella convinzione del mito del superuomo a cui sono soggetti i cultori del nazi-fascismo) di essere esente da tutto e da tutti e quindi, intoccabile, invece, l’irruzione della polizia lo ha fatto, repentinamente, scendere sulla Terra facendogli, improvvisamente, realizzare che i semplici “mortali” non possono essere al di sopra delle leggi.
Sorpreso nell’orgia, questo “superuomo” ungherese, dalla “plebea” polizia tentava di darsi alla fuga, invece di sfoggiare argomentazioni a propria difesa, come farebbe un vero “patrizio”.
Un gesto che rivela la pochezza del credo politico, ancor prima, delle pulsioni sessuali. Pulsioni che confermano l’ennesimo episodio di come l’ideologia boriosa porti a storpiature comportamentali da far venire in mente un altro imbarazzante episodio degli anni passati a Milano con, nientepopodimeno che, l’ ex vicepresidente del Consiglio comunale (ex dirigente del Fronte della Gioventù e del FUAN…) che aveva insistito con il partito PdL nel voler fare una delibera antiviados e, una volta ottenuta, fu a sua volta “pizzicato” dalla Polizia locale, nella stessa metropoli, mentre “consumava” con il peripatetico l’atto sessuale.
Nessuno si permetterebbe di obiettare sui desideri delle persone ma sull’ipocrisia, quello sì. E, come spesso accade, si deve assistere, anche, a soprusi in ragione della posizione sociale.
Una contaminazione ideologica con il potere che viene, ahinoi!, portata a modello in alcuni ambiti e ben descritta in un libro del massone di 9° grado, Federico Mavì “Voglio essere massone” (Eurobook, marzo 1993) in cui si descrivono piccanti fasi dell’iniziazione e come vengano considerate e sottomesse le donne. Pratiche poco ortodosse che, se facciamo mente locale, non sono dissimili da episodi vissuti da “illustri” figure. Valori e principi disconosciuti dalle culture reazionarie che, invece, adottano pratiche molto discutibili ma che rientrano nel paradigma di chi detiene il potere e lo esercita come se fosse un marchettificio.
Ma d’altronde cosa ci si può aspettare da chi non accetta la visione egualitaria ed abbraccia quella del rapporto umano sulla base di quanti soldi si sono fatti per raggiungere il Paradiso?
Curiosità: l’eurodeputato omofobo, fedelissimo di Orban, Jzsef Szájer avrà mai incontrato l’altro eurodeputato Matteo Salvini o è affetto, anche, da ageismo?
Foto di di William Felker