Un governo che guarda immutabile la morte di più d 250.000 dei suoi cittadini per la COVID-19, non ha morale per giudicare gli altri o per erigersi quale difensore dei diritti umani
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la lotta per i diritti umani passò ad occupare un luogo privilegiato nel discorso egemonico del capitalismo mondiale.
Gli Stati Uniti si posero come giudici supremi dei diritti umanai e le bandiere e le rivendicazioni che da sempre appartenevano al movimento socialista internazionale furono usurpate come armi contro di lui.
Il filosofo francese Michel Foucault avvertiva che esisteva il rischio di «reintrodurre una dottrina dominante con il pretesto di presentare una teoria o politica dei diritti umani».
La doppia facciata stabilita dagli USA nell’ora di giudicare questi diritti li espone come gestori privati che cercano di far avanzare gli interessi di una classe globale sempre più ridotta.
Così il paese che viola di più i diritti umani, è diventato l’accusatore di tutto quello che si oppone ai suoi interessi.
Le bombe atomiche lanciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, nell’agosto del 1945, i milioni di civili vietnamiti assassinati con il napalm e l’agente arancia, la martirizzata Faluya, in Iraq, assediata e bruciata con il fosforo bianco… colmano lo spazio di orrori senza fine che l’impero ha lasciato nella memoria dell’umanità.
I VIRUS USATI COME ARMI PER UCCIDERE
Dal 1956, i militari statunitensi realizzano esperimenti con malattie trasmesse dalle zanzare. Fort Detrick, il centro delle investigazioni biologiche e di sviluppo delle armi chimiche statunitense ha mantenuto per anni un ampio inventario di artropodi come vettori utilizzabili nella guerra biologica, tra questi le colonie di zanzare infettate con dengue, febbre gialla e malaria.
Lo scienziato degli USA, dottor Charles Henry Calisher, che ha realizzato investigazioni in Cuba sull’immunità della popolazione cubana ai distinti ceppi del virus del dengue nel 1975, si sa che aveva avuto vincoli con scienziati di
Fort Detrick.
I risultati delle investigazioni di Calisher a Cuba furono utilizzati dalla CIA per introdotte la malattie nell’Isola; prima, nel 1977 con il virus 1, e poi nel 1981, con il virus 2, quando si riportarono 344 203 malati, con 10 312 casi gravi e molto gravi, e 158 morti, soprattutto bambini.
L’esperienza dell’esercito degli USA nella guerra biologica, è lunga e profonda, con casi tanto deplorevoli come la manipolazione del “vibrione Cholerae” per danneggiare la salute e la vita dell’essere umano.
Il colera è stato usato come arma in diversi scenari I Caraibi e il continente africano hanno sofferto fortemente le conseguenze.
Nel 2001 è stato decifrato completamente il codice genetico della peste bubbonica e la varicella. Ora, mediante metodi d’ingegneria genetica, si può modificare il genoma dei micro organismi che provocano queste malattie e questo è stato utilizzato per la fabbricazione di armi biologiche.
ESPERIMENTI CON ESSERI UMANI
Recentemente si è saputo che decine di migliaia di persone negli USA e nel Regno Unito hanno partecipato senza saperlo a prove di armi chimiche, batteriologiche e droghe.
Più di 20 000 cittadini sono stati vittime di saggi con gas senapato, fosgeno, gas sarín e altri agenti come l’antrax, yersinia pestis, mezcalina, acido lisergico, nel complesso laboratorio ultra-segreto di Porton Down.
I ricercatori di Portn Down hanno realizzato 750 prove a cielo aperto tra il 1946 e il 1976 , molte in Nigeria, Bahamas o Malesia.
Cinque di questi saggi si realizzarono nel mare, usando antrax o i batteri della peste bubbonica.
Tra il 1946 e il 1948, in un programma patrocinato ed eseguito dal Governo degli USA in Guatemala, vari medici statunitensi infettarono, mediante inoculazione diretta e senza consenso molti cittadini
guatemaltechi – tra i quali reclusi, pazienti psichiatrici, prostitute e bambini – con malattie veneree come la sifilide e la gonorrea. Tra il 1957 e 1964, il dottor Donald E. Cameron, assunto dalla CIA per realizzare esperimenti di controllo mentale, sottopose i suoi pazienti a una terapia che superò di 30 e 40 volte le norme stabilite.
Cameron induceva i suoi pazienti a stati di coma per mesi, e riproduceva registrazioni con dichiarazioni semplici o rumori ripetuti una e un’altra volta.
Le vittime dimenticavano come parlare e soffersero anche gravi amnesie.
Per investigare i possibili effetti, le Forze Armate degli USA e della CIA realizzarono una serie di prove di attacchi chimici e biologici contro varie città statunitensi negli anni del decennio dei ‘50 del secolo scorso.
Tra gli «studi» c’era la dispersione del virus della pertosse nella baia di Tampa, che portò a un’epidemia che lasciò 12 morti.
Nela cornice di un programma segreto per studiare l’effetto di elementi radioattivi, durante l’esecuzione della prima fase del programma nucleare statunitense, il Governo iniettò alle sue cavie umane sostanze altamente tossiche come il plutonio e l’uranio.
Sono migliaia gli esempi della mancanza di rispetto al principale diritto umano che è quello dalla vita, perché la filosofia di scartare del capitalismo è contraria a qualsiasi impegno con la salute, il benessere e la stessa esistenza dell’uomo.
I governi di un paese come gli Stati Uniti, che sono capaci di commettere enormi orrori, che guardano, quasi senza farci caso, la morte di più di 300 000 dei loro cittadini per la COVID-19, non hanno morale per giudicare gli altri né per erigersi come paradigmi della difesa dei diritti umani. (GM-Granma Int.)