di MOWA
“In tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.”
(Antonio De Curtis in arte Totò)
Il Governo italiano ha recentemente fatto dei tagli all’editoria penalizzando alcuni giornali tra cui, il Manifesto e in questa occasione si vuole accentuare la fuorviante prometeica sfida ideologico lessicale nel voler affermare che entrambi (governo e quotidiano) siano di “sinistra”.
Non sono bastati i reiterati post di spiegazione su questo sito per cercare di chiarire che entrambi non sono quello che appaiono o sembrino ma, semplicemente, una funzione consequenziale di un sistema capitalistico che necessita di due gambe per poter camminare nella direzione desiderata dai potenti manovratori del “vapore”.
Inutile, anche, citare le pregresse operazioni di una delle più mastodontiche organizzazioni mondiali dei servizi segreti come la CIA che si è attivata fattivamente nella funzione di convincimento, in tempo di Guerra Fredda (che non ha mai cessato di funzionare), che può esistere sì una “sinistra”, purchè non sia comunista. Pianificazione di un voluto e mirato ibridismo ideologico atto a frastornare le menti e condurle verso lo sterile piagnisteo di un paese sbagliato ma senza mai indicare soluzioni di una visione (sogno) paradigmatica di modello comunista.
Non se la prendano quelle persone perbene, ed in buona fede, per essere diventate, loro malgrado, le esecutrici di quella cesura ideologica che le porta ad autocensurarsi linguisticamente, omettendo, o non citando, esperienze di Paesi (esempio, la Cina) come modelli positivi da prendere a campione perchè comunisti e che, quindi (ecco la sintesi del lavorio sottotraccia dei predetti servizi sulle menti delle persone), dittatoriali da non inserire nelle esperienze da seguire. Ma quanto, costoro, conoscono (ad esempio) della Cina e dei progressi fatti dalla Repubblica Popolare cinese, degli errori corretti di quel Paese per poter dire cose non attendibili? Paese estremamente serio e severo ma nei confronti di chi? Non certo verso gli oppressi e la loro Costituzione che rispettano a differenza della nostra che è altrettanto sociale ma disattesa da politici asserviti a frange di malfattori e incuranti del bene pubblico.
La prova l’abbiamo in questi mesi con il Covid-19 dove le differenze di classe si notano in modo lapalissiano, checchè ne dicano (i funzionali al potere) i reazionari che mestano nel torbido da sempre, tanto da dirsi persone dell’ordine ed hanno messo bombe e commesso stragi uccidendo e ferendo persone innocenti, forze dell’ordine comprese, si dicono antimassoni ed hanno schiere di adepti in tali fila per non parlare dei soldi che hanno ricevuto da questi ambienti, hanno detto di essere a fianco degli artigiani e hanno fatto, quando erano nelle stanze dei bottoni, leggi che hanno favorito le grandi multinazionali che è notorio essere divoratrici, soffocatrici delle piccole unità produttive, si … e la lista sarebbe lunghissima e la si potrebbe chiudere con gli “aiuti” ricevuti dallo statunitense, Steve Bannon, concittadino di un paese concorrente all’Italia sia sotto il profilo economico che culturale da far ridere delle smorfie dei politici intervistati (Meloni, Salvini…) dai giornalisti di Report i quali volevano capire lo strano connubio.
Quel maleodorante potere capitalistico che viola le regole basilari della convivenza civile e che utilizza tutto ciò che può servire alla conservazione dello status quo e non perdere terreno sul consenso arrivando ad inventarsi finti simboli, linguaggi e idoli pur di stare a galla, provocando un danno, non solo alle persone che si identificano in loro ma, alla stessa ricostruzione storica da consegnare ai posteri.
Ecco, uno dei motivi per non perderci d’animo nel voler fare precisazioni a chiarimento delle funzioni temporanee di questi outsider della politica che cessano di “esistere”, in quanto tali, nel momento in cui non servono più alla funzione originaria di quel subdolo potere che raramente palesa la sua virulente cinicità nei confronti di quegli oppressi che tentano di ricostruirsi un percorso fatto di solidarietà, eguaglianza e amore per un prossimo migliore in ogni dove… da impagabili ottimisti comunisti quali sono.
Foto di Marco Allegretti