di Riccardo Casolo
Nel partito Comunista Italiano esistevano due cancri che lo hanno indebolito, inquinato e contribuito alla sua morte, si tratta di due gruppi politici che agivano quasi del tutto autonomamente all’interno del partito come due vere e proprie correnti, erano i cosiddetti Miglioristi e i Cossuttiani.
I miglioristi che originano con l’entrata nel PCI di esponenti del disciolto Partito d‘Azione segretamente legati alla massoneria italiana e internazionale, avevano come obbiettivo politico – strategico la trasformazione del più grande Partito Comunista occidentale in un partito borghese che accettasse completamente il sistema capitalistico e le sue dinamiche.
In questo senso produsse, soprattutto dalla metà degli anni settanta quando il loro leader era Giorgio Napolitano, la cosiddetta politica concordata ovvero un’azione politica e amministrativa elaborata di comune accordo con il grande capitale e i capitalisti locali, svolta attraverso i loro capi nazionali (Napolitano in primis) e i loro amministratori locali, soprattutto nell’area lombarda e milanese con esponenti come Gianni Cervetti, appartenente alla massoneria,
Luigi Corbani, Borghini, Mottini e Massimo Ferlini; i vertici della Lega delle Cooperative in cui erano riusciti ad insediarsi, come il presidente Terzi, e i vertici del sindacato CGIL con Bruno Trentin e Luciano Lama, che si resero protagonisti tra le altre cose del tradimento degli operai della FIAT nella durissima lotta avvenuta negli anni 80 in cui, sconfessando anche il segretario del PCI di allora Enrico Berlinguer che era intervenuto a sostegno degli operai durante l’occupazione degli stabilimenti FIAT con il celebre comizio davanti ai cancelli dell’azienda, sottoscrissero l’accordo con i vertici della società che prevedeva migliaia di licenziamenti, falsificando anche in tale occasione i risultati delle assemblee di fabbrica che in realtà si erano espresse contro tale accordo.
Questa cosiddetta politica concordata ha avuto uno dei suoi esempi più chiari a Milano, dove i miglioristi erano particolarmente radicati, dove avevano il loro centro di elaborazione politica e di incontro con il mondo capitalista che era la Casa della Cultura di via Borgogna, e dove per diversi anni hanno governato la federazione provinciale, grazie anche all’appoggio dei cossuttiani, e in cui per esempio con il Piano Casa fecero scempio del territorio milanese attraverso l’accordo con imprenditori come Salvatore Ligresti e Silvio Berlusconi, in cui l’accordo consisteva in uno scambio di favori, edificabilità di aree non edificabili, notevoli sconti sugli oneri di urbanizzazione in cambio di contributi economici al gruppo dei miglioristi. In tutta questa azione è centrale la collusione e vera e propria complicità con il Partito socialista di Craxi fino alla morte del PCI e con Forza Italia poi come PDS e PD di cui tuttora fanno parte .
I cossuttiani che si definivano filo-sovietici avevano come obbiettivo politico strategico di eliminare l’esperienza unica nell’Occidente del PCI, quindi indebolirlo anche attraverso una scissione. Il loro leader, da cui il nome, era Armando Cossutta, che aveva ambigue frequentazioni con ambienti della Banca Commerciale Italiana, legata alla massoneria, e elementi dei servizi segreti legati anche agli USA, come Francesco Pazienza. Erano anch’essi particolarmente radicati a Milano dove avevano il loro centro di elaborazione nell’Associazione Concetto Marchesi in cui venivano indottrinati i loro adepti per svolgere le azioni di disturbo e boicottaggio fin nelle singole sezioni del PCI arrivando perfino durante le campagne elettorali a girare casa per casa per invitare a non votare PCI.
Entrambi questi gruppi benché apparentemente distanti si sostennero nella scelta di dirigenti del PCI sia nazionali che locali e nelle candidature alle elezioni, avendo in effetti come obbiettivo comune la fine del Partito Comunista Italiano, in tal senso entrambi furono sostenuti a vario modo dai poteri forti USA, esemplare il fatto che Giorgio Napolitano per diversi anni fu l’unico esponente di un partito comunista occidentale ad avere libero accesso negli USA nei tempi in cui appartenere ad un Partito comunista era motivo di diniego del visto di entrata in quel paese.
Prova inoltre che questi due gruppi godessero di sostegni economici particolari era anche il fatto, tra le altre cose, che entrambi producessero due riviste patinate e costose da realizzare, Il Moderno per i miglioristi e URSS Oggi per i cossuttiani, quando nelle sezioni del Partito si producevano i volantini con il ciclostile e si faceva fatica a raccogliere i soldi per l’attività politica, ma ancora oggi chi ha vissuto da vero compagno quei momenti è orgoglioso di quei ciclostili e di quella fatica.