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Gentile Redazione
Comitato per la Diesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Milano, 29 gennaio 2021 COMUNICATO STAMPA Per le 10 vittime di amianto del Teatro alla Scala si attende vicinanza e solidarietà dal presidente della Fondazione Teatro alla Scala, Giuseppe Sala, sindaco di Milano. Smontati alcuni cavalli di battaglia della difesa. “ Le vittime, i 10 morti di amianto nel Teatro alla Scala, i loro familiari, i loro rappresentanti, le associazioni e comitati, costituiti parti civili, attendono finalmente una presa di posizione di vicinanza e solidarietà da parte dell’attuale presidente della Fondazione Teatro alla Scala e cioè il sindaco Giuseppe Sala, che non può restare silente di fronte alla tragedia che ha colpito i lavoratori e gli artisti del teatro lirico più importante del nostro Paese e che continua a mietere vittime”, è quanto hanno dichiarato, al termine dell’udienza odierna in Tribunale a Milano, Fulvio Aurora, Medicina Democratica e AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, Michele Michelino, Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, Roberto d’Ambrosio Comitato Ambiente e Salute del Teatro alla Scala, e Pierluigi Sostaro della CUB Informazione e Spettacolo. Una udienza deputata alle arringhe finali della parti civili, in cui si sono alternati una decina di avvocati: ne è scaturito un quadro piuttosto organico di quanto accaduto in questo che è uno dei più importanti teatri del mondo, ma l’unico di cui si abbia notizia di una tale “strage” di lavoratori, tecnici, cantanti e musicisti, causata dall’amianto presente in tutti gli ambienti e respirata per decenni non solo da chi ci ha lavorato, ma anche dai frequentatori e dal pubblico ignaro: tutto ampiamente documentato non solo con il dossier presentato un anno fa dal Comitato Ambiente e Salute del Teatro alla Scala, con la denuncia di assenza di informazioni sui rischi per la salute, la mancanza di dispositivi di protezione, condizioni di lavoro non rispettose delle norme di sicurezza, gravissimi ritardi nelle bonifiche, o realizzate solo dopo le denunce dei lavoratori. “ Sono stati messi dei paletti di verità sulle conoscenze scientifiche maggiormente condivise- ha dichiarato Laura Mara avvocata delle parti civili Medicina Democratica, AIEA e Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio- per cui sono venuti a cadere alcuni cavalli di battaglia della difesa”. Un esempio fra i tanti: smontata la tesi sostenta dall’ingegnere di parte Giuseppe Nano, secondo cui non era possibile dotare i lavoratori di maschere e respiratori contro le polveri di amianto prima degli anni ’90 del secolo scorso, in quanto non esistevano. “Un falso -ha detto Laura Mara- come dimostrano i contributi del prof. Lorenzo Tomatis, oncologo ed epidemiologo di fama internazionale, direttore dello IARC per 12 anni, che attestano l’esistenza dei filtri HEPA fin dagli anni ’50, esistenza mai smentita da nessuno”! “Appaiono chiare-ha sottolineato Michele Michelino- le evidenti responsabilità dei dirigenti e del sovrintendente Carlo Fontana, che hanno omesso di informare i lavoratori e dare mezzi di protezione individuali, esponendoli a gravi rischi per la salute, come purtroppo è accaduto”.Ma, paradossalmente, questa “dimenticanza” dell’ingegner Nano ed altre cruciali questioni, per quanto enunciate, nella sua arringa, dall’avvocata Laura Mara, non state ammesse negli atti processuali dal Tribunale. Per info. Carmìna Conte 393 177616 Medicina Democratica e Associazione Italiana Esposti Amianto: Fulvio Aurora 3392516050 Comitato Ambiente e Salute del Teatro alla Scala: Roberto d’Ambrosio 3473656006 CUB Informazione e Spettacolo: Pierluigi Sostaro 3286438556 Comitato per la difesa della Salute nei luoghi di lavoro e nel territorio: Michele Michelino 3357850799 |
Comunicato Stampa, Gustizia per i morti di amianto al Teatro alla Scala, si attende solidarietà da Giuseppe Sala, presidente della Fondazione e sindaco di Milano