DISCORSO DEL MINISTRO DELLE RELAZIONI ESTERE CUBANO, BRUNO RODRIGUEZ PARILLA, PER LA RIUNIONE MINISTERIALE SULL’ELIMINAZIONE DEL RAZZISMO, DELLA XENOFOBIA E DELLA DISCRIMINAZIONE
“Signor Presidente:
Quest’anno commemoriamo il ventesimo anniversario della storica Conferenza Mondiale contro il Razzismo, la Discriminazione Razziale, la Xenofobia e le Forme Connesse di Intolleranza, però gli obiettivi delineati nel Piano e nel Programma d’azione di Durban devono ancora essere raggiunti. Inoltre, non siamo vicini al raggiungimento di quanto concordato nell’Agenda 2030.
Il mondo sta assistendo a un’inquietante ondata di razzismo, discriminazione razziale e xenofobia. Le reti sociali e altre forme di comunicazione vengono utilizzati come piattaforme per promuoverla. Alcuni partiti politici e i loro leader diffondono discorsi di incitamento all’odio che incolpano dei mali della società coloro che etichettano come “gli altri”. La pandemia della COVID-19 e le crisi che ha aggravato mettono ulteriormente allo scoperto l’ordine internazionale ingiusto che durante decenni ha fatto dei poveri, degli afrodiscendenti o dei migranti l’oggetto di ogni tipo di discriminazione.
Signor Presidente:
A Cuba, fin dal trionfo della Rivoluzione, si è svolto un processo di trasformazioni radicali che ha inferto un colpo devastante alle basi strutturali del razzismo e ha sradicato la discriminazione razziale istituzionalizzata. Vantiamo progressi importanti e risultati nella lotta contro il razzismo e la discriminazione, ma bisogna ancora lavorare per sradicare definitivamente ogni traccia.
A questo proposito, il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha dichiarato e cito: “Tutti riconoscono che la nostra Rivoluzione è stato forse il processo sociale e politico che ha contribuito maggiormente all’eliminazione della discriminazione razziale, ma ci sono ancora alcune tracce che non sono parte della politica nella nostra società, ma sì nella cultura di un gruppo di persone. Abbiamo tutto il diritto e la possibilità di fare qualcosa di coerente, di impatto, che ci aiuti a risolvere questi problemi nella nostra società e dimostrare ancora una volta il livello di giustizia e umanismo della Rivoluzione”.
A seguito di questo insegnamento e nell’ambito dell’impegno del governo, nel novembre 2019 è stato approvato il Programma Nazionale contro il Razzismo e la Discriminazione Razziale, coordinato da una Commissione Governativa presieduta dal Presidente della Repubblica.
Ma la Rivoluzione Cubana non si è limitata a combattere questo flagello dentro i suoi confini. Migliaia di cubani hanno sostenuto, anche a costo della vita, le lotte dei popoli africani per la loro indipendenza e contro il regime vergognoso dell’apartheid. Molti altri hanno dato un aiuto solidale a queste persone, in particolare nel campo della salute.
Continueremo ad avanzare con azioni concrete in corrispondenza del senso di giustizia sociale e umanismo che caratterizzano il nostro socialismo. L’eroe nazionale di Cuba, José Martí, ha dichiarato: “Non c’è odio razziale perché non esistono le razze”. Questo continuerà ad essere il nostro principio.
Molte Grazie”
traduzione: Ida Garberi
18 febbraio 2021