La base militare situata nella parte occidentale del Paese ospita le truppe statunitensi ed è spesso bersagli di raid missilistici. Nel gennaio del 2020 è stata l’obiettivo della rappresaglia iraniana dopo l’uccisione del generale Soleimani.
Almeno due missili hanno colpito questo lunedì la base militare irachena di Ain al-Asad, dove è di stanza il personale militare statunitense. In un comunicato l’esercito ha riferito che l’attacco non ha provocato vittime e danni.
La base militare è situata in Iraq occidentale ed è stata diverse volte bersaglio di raid missilistici. Ad inizio di marzo è stata attaccata da almeno 10 missili.
E’ una delle due basi colpite dai missili balistici dell’Iran l’8 gennaio 2020 in rappresaglia per l’uccisione del maggiore generale Qasem Soleimani da un attacco con drone degli Stati Uniti.
Lo stesso giorno è stata pressa di mira da un raid missilistico la base aerea di Balad. Né le truppe statunitensi né le truppe della coalizione assegnate alla base sono state ferite, ha detto a Sputnik un portavoce della coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Missili per vendicare Soleimani
Le truppe americane sono state ripetutamente prese di mira dalle milizie irachene dall’assassinio dell’alto generale iraniano Qasem Soleimani. La sua uccisione, avvenuta nel gennaio 2020, aveva spinto il parlamento iracheno a chiedere che gli Stati Uniti si ritirino dal paese.