CHILE 🇨🇱. Continuano ad affluire i risultati elettorali del successo travolgente delle sinistre, con la destra filostatunitense al governo che ha raggiunto il 20% dei voti.
Il Partito Comunista è risultato il partito più votato della sinistra cilena con 560.362 voti ed otterrebbe 7-8 deputati alla Assemblea Costituente (27 con tutta la coalizione alleata), 7 sindaci (tra cui la capitale Santiago) 157 consiglieri.
La organizzazione giovanile del partito da parte sua, ha ottenuto una deputata, un sindaco e 15 consiglieri.
È stata una tornata elettorale storica non solo per il popolo cileno ma anche per i partiti a vocazione democratica e popolare poiché le previsioni dei grandi media filogovernativi sono state spazzate via da una certezza clamorosa: la nuova Costituzione sarà scritta senza il temuto potere di veto della destra poiché non ha raggiunto un terzo dei seggi.
Il Cile inizierà a scrivere la nuova Costituzione su delle pagine bianche e potrà farlo dopo il terremoto della coalizione di destra “Vamos por Chile” e il posizionamento della coalizione più a sinistra, quella di “Approvo Dignità” come forza principale nella Convenzione Costituzionale, e che ha lasciato indietro i partiti che costituivano l’ex Concertación (centro sinistra).
In altri termini, nell’elezione dei convenzionalisti, il settore trainante sarà quello antineoliberista e di sinistra.
In questo contesto, il Partito Comunista ha sorpreso per la misura della sua vittoria, ottenuta combattendo centimetro a centimetro in ciascuna delle sue candidature.
Il risultato è stato che queste elezioni comunali hanno segnano numeri storici per la comunità, uscita vittoriosa nella madre di tutte le battaglie, quella del comune della capitale Santiago.
Il trionfo è arrivato per mano della giovane Irací Hassler, che ha ottenuto il 38,62% dei voti contro il 35,28% dell’attuale sindaco e candidato della ultra destra Felipe Alessandri. Un’elezione che lancia il Partito Comunista nella Capitale Metropolitana, visto che a suo favore sarà anche il Consiglio Comunale, con tre donne comuniste in testa: Dafne Concha 7,25% (prima delle elette), Camila Davagnino 4,53 % e Virginia Palma 1,64%.
A loro si uniranno in questo caso altre cinque donne dei settori progressisti e solo due rappresentanti della destra.
Sempre nella Regione Metrolpolitana della capitale, anche il comune di Recoleta ha segnato una delle grandi vittorie della notte, sebbene la rielezione del sindaco comunista e fururo candidato presidenziale Daniel Jadue fosse attesa, l’ampiezza della vittoria con il suo più stretto rivale, ha contribuito a confermare la leadership comunista nel comune.
Il 64,08% dei voti raggiunti contro il candidato conservatore Mauricio Smok (UDI) che ha ottenuto solo il 23,86% hanno dimostrato la buona gestione di Jadue.
In questo comune sono stati eletti consiglieri anche tutti i candidati del Partito Comunista: Fares Jadue (15,82%), Natalia Cuevas (7,64%), Cristian Weibel (4,64%), Karen Garrido (5,53%) e Joseline Parra (3,97%) .
Allo stesso modo, nel comune di Lo Espejo, Javiera Reyes, ha ottenuto il 23,45% dei voti sul candidato giunto secondo José Silva con il 13,94%.
Altra vittoria significativa è stata ottenuta a Los Lagos, dove il candidato comunista a sindaco Aldo Retamal, che fu il onsigliere più giovane del Cile coi suoi 21 anni nella sua prima elezione, ha stravinto con il 55,02% delle preferenze di fronte al 26,08% di Samuel Torres.
Il comune di Canela, da parte sua, ha sostenuto la rielezione di Bernado Leyton con il 51,76% delle preferenze contro Rubén Cortés, che ha raggiunto il 44,91%.
Da ultimo, nella Tierra Amarilla, Cristóbal Zúñiga ha trionfato con il 47,83% dei voti, mentre il candidato a lui più vicino, Yhanss Delgado, ha ottenuto il 13,83%.
(Nostra traduzione)
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