di MOWA
«Non potete risolvere un problema? Bene, andate e investigate sul suo stato attuale e la sua storia! Quando la vostra inchiesta sarà completa, saprete come risolverlo. Le conclusioni vengono sempre dopo un’inchiesta, e non prima. Solo gli sciocchi si spremono le meningi, da soli o in gruppo, per ‘trovare una soluzione’ o ‘partorire un’idea’ senza fare alcuna inchiesta. Va sottolineato che da ciò non può derivare nessuna buona soluzione, nessuna buona idea.»
(Mao Tse Tung da Il Libretto rosso)
Come è deprimente assistere, quasi quotidianamente, ad espressioni dette da politici e di riflesso da giornalisti – USA ed europei in primis – su come sia totalitario il paese cinese a conduzione comunista e non si faccia, invece, una pausa di riflessione su come sia realmente quel Paese.
Infatti, nessuno dei paesi accusatori della Repubblica popolare cinese ha mai detto che vi siano altri nove partiti di diversa concezione culturale e la comunista è quella che ha più adesioni di consenso nella popolazione. Allora, perché non dirlo al loro pubblico che vi sono altre concezioni culturali in quella gigantesca realtà geografica continuando a dipingerlo arbitrariamente, nel mondo, come se i comunisti fossero un monolite senza cuore per i diritti generali e di conseguenza cinici verso tutto ciò che è diverso riparando con meschine bugie come avviene, ad esempio, nel caso degli Uiguri?
Poi, però, si scoprono altre verità su quel Paese: ci sono centinaia di parlamentari indipendenti che sbugiardano le fake (bugie-menzogne) raccontate da menestrelli delle panzane occidentali che fanno finta che tutto ciò non sia mai venuto a galla come, appunto, quella sugli Uiguri insistendo a calunniare un paese, una opportunità socio-culturale…
Appurato, quindi, che in quel paese (la Cina) vi sia un partito egemone – il PCC – come, d’altronde, lo era sino a qualche anno fa la Democrazia cristiana in Italia e arrivando quest’ultima a quasi il 50% delle preferenze elettorali e gestendo – (occupando) lo Stato nella sua, quasi, generalità delle funzioni politiche, economiche, finanziarie… – si sono mai sentiti in dovere di accusare l’Italia di essere un paese totalitario?
Anzi, quei paesi accusatori della Cina, finanziarono per decenni quel partito (DC) perché non cedesse il suo predominio in Italia.
Delle due l’una: se un partito è egemone non necessariamente deve essere screditato dicendo che è un partito che vuole il totalitarismo e, infatti, il P.C.I. (finchè fu in vita) fece battaglie culturali contro la DC, salvaguardando i valori della Costituzione, senza mai, però, arrivare a falsare un fatto storico come stanno facendo quei menestrelli delle panzane occidentali. I partiti in Cina fanno la stessa cosa con la loro Costituzione – che ha molte analogie con la nostra prima che fosse stravolta dai desideri massocapitalisti e che solo i terroristi come le Brigate rosse potevano sostenere una tal tesi di essere in un regime totalitario bloccando il progetto di eurocomunismo sostenuto dal P.C.I..
Una Cina che fa innervosire l’Occidente perché sta dando dimostrazione che la cultura della solidarietà collettiva proposta dai comunisti del PCC sta umiliando le tesi menzognere di un capitalismo bislacco che cerca di mascherarsi anche sotto un’umanità irreale – come quella dei keynesiani – perché produttrice strutturale di ingiustizie sociali a 360 gradi e che sono risultate evidenti, anche, con lo scoppio della pandemia da Coronavirus dove, si è visto, hanno cercato di strumentalizzare le loro responsabilità scaricandole sui cinesi ma che, ora, timidamente, sta emergendo sulla stampa mondiale di essere stati altri, gli occidentali.
Una domanda di rito a questi “portatori di democrazia occidentale” la si deve pur fare ed è:
perché non intervengono, ad esempio, in Europa sulle disparità economico-sociali tra un paese membro e l’altro e non si insiste sull’uniformità totale di Continente per eliminare la povertà?
La risposta l’anticipiamo con il fatto che non vogliono creare un armonico equilibrio sociale tra lavoratori della stessa area geografica perché si è sotto “schiaffo” del dominio massocapitalistico internazionale, che non vuole eguaglianze e solidarietà ma disparità e concorrenza per arricchire le loro, già, gonfie tasche con altre ricchezze. Ecco la ragione ed il motivo per cui hanno sostenuto formazioni terroristiche con lo scopo di azzerare le conquiste sociali degli oppressi annebbiando la vista ad intere generazioni.
Cosa volete che interessi loro se muoiono “sfigati” che non hanno fatto fortuna perché non sono diventati cinici come loro. Forse, è il caso di prendere in mano il proprio futuro in prima persona e rivalutare che la politica vincente cinese a conduzione del PCC è l’unica strada percorribile e da prendere in seria considerazione se non si vuole diventare schiavi del XXI secolo.
Foto di Aleksandr Buynitskiy