La promozione di Mario Vattani ad ambasciatore italiano a Singapore è una vergogna inaccettabile.
Nel 1989 Vattani partecipò alla brutale aggressione fascista che ridusse due ragazzi in fin di vita. Quell’aggressione coinvolse almeno quindici militanti di estrema destra e portò a 4 condanne per lesioni. Vattani, prosciolto, fu l’unico a risarcire i due ragazzi massacrati con una cifra molto rilevante, ottenendo in cambio il ritiro del processo di rito civile. Vattani poté pagare quella cifra così rilevante perché viene da una famiglia molto influente: suo padre era il consigliere diplomatico di Andreotti.
Non solo. Nel 2009, quando il sindaco di Roma Alemanno venne travolto dalle critiche per avere dato una nomina proprio a uno dei condannati della mattanza del 1989, si scoprì che il consigliere diplomatico di Alemanno – guarda caso – era proprio Vattani.
E ancora. Nel 2011, quando era console in Giappone, Vattani si esibì con il suo gruppo musicale sul palco di CasaPound, tra saluti romani e canzoni contro la Repubblica italiana e i partigiani.
In tutti questi anni Vattani non ha mai dato segnali di pentimento. Anzi, ha continuato a professare pubblicamente le sue simpatie fasciste. L’idea che un simile personaggio “rappresenti” una repubblica democratica e antifascista come l’Italia è semplicemente vergognosa.
Chiediamo al Presidente Mattarella di non firmare e revocare tale nomina inaccettabile. Se sei d’accordo firma anche tu!
Andrea Scanzi, Lorenzo Tosa, Saverio Tommasi, Fabrizio Delprete