La dichiarazione è sorta dopo una riunione convocata dalla direttrice d’Intelligenza Nazionale, Avril D. Haines, con l’intenzione di valutare le investigazioni realizzate sui presunti attacchi sonici a funzionari del Dipartimento di Stato, ufficiali della CIA e alle loro famiglie.
La saga della detta «sindrome de L’Avana», utilizzata da elementi d’estrema destra degli USA e della mafia cubano americana per giustificare un indurimento della politica verso Cuba e per rinforzare l’idea che Russia e Cina costituiscono una minaccia per la sicurezza mondiale, torna ad essere una notizia.
Come ha informato, lunedì 9, il quotidiano The New York Times, «Gli Stati Uniti mancano di prove per incolpare altre nazioni dell’esistenza di attacchi sonici contro i loro cittadini dentro o fuori dal paese».
La dichiarazione è sorta dopo una riunione convocata dalla direttrice d’Intelligenza Nazionale, Avril D. Haines, con l’intenzione di valutare le investigazioni realizzate sui presunti attacchi sonici a funzionari del Dipartimento di Stato, ufficiali della CIA e alle loro famiglie.
Il segretario di Stato, Antony Blinken, che ha partecipato alla riunione, ha detto che questi «incidenti di salute inesplicabili» sono un’alta priorità, anche se non esistono prove per accusare altri paesi senza nessuna certezza che le microonde siano la causa delle malattie. (GM – Granma Int.)
foto di Franco Antonio Giovanella