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Traslochi. Udienza a distanza al tribunale di Firenze per “comportamento antisindacale” dell’immobile. “Con la chiusura dalla sera alla mattina sono stati stracciati gli accordi nazionali e aziendali, firmati anche a livello istituzionale”. Il 18 settembre un nuovo evento a Firenze, apre ai cancelli della fabbrica l’esposizione di opere donate agli operai da fumettisti e grafici.
Il verdetto del giudice del lavoro arriverà nei prossimi giorni, ma nel frattempo i lavoratori del Gkn hanno potuto sferrare un altro colpo ai capi di Melrose, grazie al ricorso per comportamento antisindacale presentato dalla Fiom al tribunale di Firenze. “E’ stato un lungo dibattito – sintetizzano Michele De Palma, segretario nazionale e dirigente automobilistico, e Daniele Calosi, segretario generale Firenze e Prato della Cgil metalmeccanici – durante il quale gli avvocati Andrea Stramaccia e Franco Focareta hanno spiegato perché consideriamo la chiusura immediata della modalità antisindacale. senza preavviso all’azienda, in violazione di specifiche norme del contratto collettivo nazionale metalmeccanici, e degli accordi sindacali sottoscritti dalle RSU, in aperta violazione dei principi di buona fede e correttezza che devono ispirare i rapporti sindacali. Restiamo in attesa della vostra risposta. ” Una decisione che, se favorevole, annullerebbe la procedura di licenziamento collettivo per i 422 dipendenti diretti dello stabilimento di Campi Bisenzio, nonché per i circa 80 lavoratori del settore primario.
A distanza, davanti ai legali della società che hanno ribadito, come anticipato qualche giorno fa da Andrea Ghezzi, di aver rispettato tutte le regole, gli avvocati Stramaccia e Focareta hanno risposto precisando che le questioni del contenzioso non riguardano l’apertura di la procedura di licenziamento per posta elettronica (su cui era stata aperta una discussione sulla lana di capra, ndr). Ad essere impugnata dai legali della Fiom, ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, è stata l’improvvisa comunicazione della chiusura della fabbrica di assali e semiassi per auto. Un temporale a cielo sereno, dalla sera alla mattina, in contrasto sia con il contratto nazionale che con gli accordi aziendali e della Regione, sempre sottoscritti dall’azienda, che prevedono che prima di aprire una procedura di licenziamento sia convocata la RSU,
Così, tra i temi esaminati dal giudice del lavoro, è stata evidenziata la mancanza di informazioni al sindacato; violazione dei principi di buona fede e correttezza; mancato rispetto degli accordi nazionali; il danno all’immagine del sindacato e della Rsu davanti agli iscritti e a tutti i dipendenti, rassicurava che la fabbrica avrebbe continuato la produzione, senza alcun licenziamento, “perché tali erano le informazioni ricevute anche nel giugno 2021 dall’azienda”.
Anche al di là della decisione del giudice del lavoro, che in pratica interviene dopo l’effettivo invio delle lettere di licenziamento ma che questa volta è stata subito messa in discussione, viste le tante peculiarità (negative) del contenzioso Gkn. De Palma e Calosi avvertono: “La battaglia di questi lavoratori insieme a Fiom-Cgil non si può fermare, ci sono tutte le condizioni perché questo stabilimento possa tornare a produrre, evitando licenziamenti”. Ma alcuni passaggi sono essenziali: “Oltre alla mobilitazione straordinaria in corso, è urgente che gli impegni assunti dalle istituzioni locali e nazionali nei confronti dei lavoratori e del sindacato si traducano in fatti concreti, anche con interventi legislativi mirati”.
Infine, i due vertici della Cgil ribadiscono: “Questa è una battaglia che può e deve essere vinta. Per questi motivi la Fiom-Cgil prenderà parte alla manifestazione del 18 settembre a Firenze, promossa dall’assemblea dei lavoratori Gkn e dell’indotto”. Un appuntamento nazionale – appuntamento alle 15 alla Fortezza da Basso – che le tute azzurre stanno promuovendo lungo tutta la penisola con il loro “Insorgiamo tour reloaded”, che nei prossimi giorni li porterà da Lucca a Parma, da Modena a Genova. E che mercoledì sera ha portato all’apertura ai cancelli della fabbrica della mostra di opere che fumettisti e grafici “solidari alla lotta”, Zerocalcare in testa insieme a Vignettisti per la Costituzione, Militanza Grafica, Lido Contemori e molti altri, hanno donato ai lavoratori.
10 settembre 2021