“Quello che è stato fatto è stata una perversità per aiutare le imprese private, è stata una rapina, un saccheggio, è vandalismo di Stato.
La riforma che faremo non è solo una questione economica, ma una questione morale perché la situazione attuale ferisce le famiglie ed è una violazione dei diritti umani che privilegia le aziende private, soprattutto straniere, rispetto a quelle pubbliche.
Le grandi aziende in questi anni sono state le uniche ad aver beneficiato di prezzi bassi per la fornitura dell’energia, mentre circa 40 milioni di utenti la pagano a prezzi molto alti.
Questo è il modo più chiaro per spiegare quale è la politica neoliberista: le grandi aziende pagano molto poco per l’elettricità e tutte le persone comuni, gli utenti, devono pagare di più di quelli che possiedono grandi aziende.
Se non si fa la riforma della Costituzione, queste società finiscono per rilevare l’intero settore elettrico e potrebbe succedere a noi quello che succede in Spagna, dove il costo per le famiglie è alle stelle.
C’è chi non è d’accordo con la nostra riforma perché l’attuale situazione li avvantaggia e favorisce un pugno di aziende, i potentati, a costo della sofferenza della maggioranza delle persone.
La stessa cosa è successa con le tasse, a quelli che stanno in alto, che sono sempre gli stessi, gli venivano condonate le tasse.
Quando 30 anni fa fu fatta quella che chiamarono “la riforma”, a favore delle imprese private, si violò la Costituzione.
Dove stavano allora i costituzionalisti? Gli avvocati? Quelli che oggi parlano contro la nostra vera riforma a favore del popolo?
Tutti in silenzio, tutti allineati, tutti sottomessi.
Furono date concessioni ai privati di 20-30-40 anni, come nelle ferrovie contratti a 40 anni, i porti, quello di Veracruz fu concesso ai privati per 100 anni, un secolo.
Questo non ha nulla a che vedere con il libero mercato, stiamo parlando di un vile saccheggio.
Già lo abbiamo detto in passato, che vadano a rubare da altre parti.
E da allora le destre, per interesse, approfittano della situazione perché, quelle stesse imprese private beneficiate dalle privatizzazioni, danno lavoro alle loro attività, oppure li assumono direttamente con contratti milionari.
Per questo motivo avanzano le fila dei conservatori, e più avanzano loro, più rimane indietro il popolo.
Noi, per evitare ciò, abbiamo fatto una legge per cui chi è stato al governo non può andare a lavorare con le grandi imprese private, né durante il proprio mandato, né quando finisce, e ciò per evitate il conflitto di interessi.
Pertanto diciamo ai cittadini di avere fiducia nella nostra riforma energetica che vuole salvare la Commissione Federale di Elettricità (statale) ed è fatta affinché non appaiano tariffe elevate, black out elettrici, affinché si protegga l’economia popolare.
Alle imprese private non interessa l’economia del popolo, non hanno una visione sociale.
I loro proprietari pensano che chi nasce povero deve morire povero, il loro Dio è il denaro, il loro fine è il lucro.
Al contrario noi vogliamo mantenere l’energia a maggioranza pubblica, senza fine di lucro, renderla una impresa dei messicani, nonostante che per molti anni hanno ingannato dicendo che la cosa migliore era privatizzare.
Guardate nel dizionario cosa vuol dire privatizzare, significa convertire ciò che è di tutti in qualcosa di privato, e ciò è pure offensivo, perché queste imprese non sono neanche messicane”.
(Nostra traduzione)
Questo il discorso di due giorni fa del presidente “socialista” messicano Lopez Obrador nella sua conferenza stampa mattutina. Il video col discorso nel seguente logo