Dopo 9 votazioni e intense trattative, la deputata María Elisa Quinteros è stata finalmente eletta nuova presidente della Convenzione Costituzionale, che sta scrivendo la nuova Costituzione cilena in sostituzione di quella del dittatore Pinochet.
Il successo della Quinteros assume ancora più valore poiché ottenuto senza i voti del partito del neo presidente Boric (Frente Amplio) e senza quelli del partito socialista, che presentavano candidati più “moderati”.
La vittoria si è basata principalmente sul voto dei costituzionalisti eletti, oltre che dal partito comunista, dai partiti indipendenti legati alle organizzazioni e ai movimenti sociali che diedero vita alla rivolta di piazza di due anni fa, tra di essi, la Coordinadora Plurinazionale e Popolare.
Tutti i quotidiani cileni sottolineano il significato di questo successo sul piano politico interno.
La vittoria della Quinteros, sostenuta da comunisti e partiti indipendenti di sinistra, in alternativa ai partiti della sinistra moderata tra cui quello del neo presidente Boric (Frente Amplio e partito socialista), sposta gli equilibri interni alla coalizione soprattutto in vista della formazione del prossimo governo.
Proprio in questi giorni sono in corso colloqui ed incontri per stabilire quale sarà la squadra dei ministri che accompagnerà Boric nei prossimi 4 anni.
40 anni, la Quinteros è stata eletta deputata costituente come indipendente dall’Assemblea Popolare per la Dignità.
Dentista presso l’Università di Talca, per 8 anni ha lavorato nel Dipartimento della Salute di Hualañé dove ha presieduto l’Associazione dei Lavoratori. Ha anche un master e un dottorato in sanità pubblica presso l’Università del Cile.
Ora il suo compito non sarà facile: l’Assemblea dovrà approvare le varie norme con il voto favorevole di almeno due terzi dei deputati (104 voti), il che implica la necessità di generare consenso, tuttavia le varie componenti della sinistra raggiungono 118 voti e quindi, salvo divisioni e dispute sui vari articoli, l’accordo può essere raggiunto.
Una volta che il testo sarà stato approvato dai costituenti, ci sarà un periodo di 60 giorni per indire un plebiscito, con voto obbligatorio, affinché tutti i cileni ratifichino o respingano la nuova Costituzione.
(Nostra traduzione e testo)