(foto)
Decine di migliaia di venezuelani sono giunti a Caracas ieri per commemorare una delle date storiche del Paese, il 30° anniversario della ribellione del 4 febbraio 1992, guidata dal comandante Hugo Chávez, che aprì una tappa di profondi cambiamenti nella storia del Venezuela.
“Il 4 febbraio fu una ribellione contro l’oligarchia corrotta e contro le politiche del Fondo Monetario Internazionale .
La destra ed i suoi mezzi di informazione dicono che il 4 febbraio fu un tentativo di colpo di stato. Ma non fu un colpo di stato, perché non lo finanziarono i gringos (gli Stati Uniti) e perché non fu un golpe deciso dalla oligarchia.
Fu una ribellione rivoluzionaria contro l’oligarchia corrotta, contro l’imperialismo e contro il Fondo Monetario Internazionale” ha detto dal palco il presidente socialista Nicolás Maduro.
Il presidente ha ricordato le parole di Hugo Chávez quando si presentò e vinse le sue prime elezioni presidenziali nel 1998: “Accetto di essere candidato alla presidenza se vogliamo fare una vera Rivoluzione. Non amministrare il potere della borghesia per cinque anni e poi andarmene e tradire il popolo. Non potrò terminare il mio mandato senza prima convocare un Processo Costituente Popolare per compiere una Rivoluzione pacifica e democratica in Venezuela”.
A partire dalle 10:00 ora locale, sono iniziati due cortei che si sono poi uniti al Paseo Los Próceres dove si sono riuniti gruppi di studenti, giovani, lavoratori e gruppi sociali, militanti, rivoluzionari, Milizia Bolivariana, Forze Armate in rappresentanza di tutte le regioni del Paese.
Video della manifestazione