di MOWA
«La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.» (Antonio Gramsci Scritti politici 1910-1926)
La stampa occidentale, nella sua quasi totalità, perde la propria professionale autonomia di valutazione e si piega ad un “velato regime massocapitalistico” mettendo in pericolo la stabilità della democrazia a livello planetario, facendo così il gioco di chi vuol far correre il rischio dello scoppio di una Terza Guerra mondiale.
Alcuni esempi di strabismo informativo sono chiaramente sotto gli occhi di tutti, infatti basta osservare chi non riesce (o non vuol riuscire) ancora a vedere, con lucidità analitica, quanto sta succedendo intorno e non da il giusto risalto all’esagerazione arbitraria dell’espansione della NATO ad Est nonostante gli accordi pre-esistenti.
Altra cosa, sono le continue aggressioni da parte dell’Occidente (c.d. “democratico”) verso diversi paesi con l’intento di aumentare il proprio potere come rilevato anche nella stessa Ucraina con il caso David Plaster. Poi, con un notevole strabismo informativo non si vuole rilevare la sfacciataggine dell’Occidente che intralcia continuamente le risoluzioni dell’ONU che sono contro la cultura dei “cattivi maestri” della guerra, come avvenuto qualche mese fa, sul caso, proposto dalla Russia e passato con 121 voti favorevoli, 53 astenuti e due contrari, Stati Uniti d’America e Ucraina, contro la glorificazione del nazismo. [1]
Tra l’altro, in linea con tale risoluzione e che dovrebbe far riflettere tutti quei pacifisti dell’ultim’ora, sono le condizioni poste dalla Russia nell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky:
– arresto di tutti i nazisti (come il consigliere militare speciale Dmitro Yarosh, il battaglione Azov, e così via);
– eliminazione dei nomi delle vie, nonché dei monumenti che glorificano i collaboratori dei nazisti durante la seconda guerra mondiale (Stepan Bandera e altri);
– deposizione delle armi.
I servizi giornalistici dovrebbero essere una delle prerogative più importanti (se scritti con onestà intellettuale) per farsi una personale valutazione generale specie se si ha modo di confrontarli tra loro ma, le informazioni attinte diventano pericolose se vengono private del loro originario scopo, ovvero: essere più obiettive possibili ed avere la certezza che le stesse siano verificate.
E se, inoltre, si chiede la censura della stampa russa, come sta facendo in nome dell’Europa la poco democratica Ursula von der Leyen, siate certi che la democraticità e l’obiettività dell’informazione verranno a mancare e si scadrà al livello di tutti quei paesi che vengono accusati di repressione e censura.
[1]
121 SÌ alla mozione:
ALGERIA
ANGOLA
ANTIGUA-BARBUDA
ARABIA SAUDITA
ARGENTINA
ARMENIA
AZERBAIJAN
BAHAMAS
BAHRAIN
BANGLADESH
BARBADOS
BELIZE
BHUTAN
BIELORUSSIA
BOLIVIA
BOSNIA-ERZEGOVINA
BOTSWANA
BRASILE
BRUNEI
BURKINA FASO
CAMBOGIA
CAMEROON
CAPO VERDE
CILE
CINA
COLOMBIA
COMORE
CONGO
COSTA D’AVORIO
COSTA RICA
CUBA
ECUADOR
EGITTO
EL SALVADOR
EMIRATI ARABI UNITI
ERITREA
ESWATINI
ETIOPIA
FIJI
FILIPPINE
GABON
GHANA
GIAMAICA
GIBUTI
GIORDANIA
GRENADA
GUATEMALA
GUINEA
GUINEA EQUATORIALE
GUYANA
HAITI
HONDURAS
INDIA
INDONESIA
IRAQ
ISRAELE
KAZAKISTAN
KENIA
KIRGHIZISTAN
KUWAIT
LAOS
LESOTHO
LIBANO
LIBIA
MADAGASCAR
MALAWI
MALDIVE
MALESIA
MALI
MAROCCO
MAURITANIA
MAURITIUS
MESSICO
MONGOLIA
MOZAMBICO
MYANMAR
NAMIBIA
NAURU
NEPAL
NICARAGUA
NIGER
NIGERIA
OMAN
PAKISTAN
PANAMA
PARAGUAY
PERÙ
QATAR
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REPUBBLICA DOMINICANA
RUSSIA
RWANDA
SAINTS KITTS E NEWIS
SAINT LUCIA
SENEGAL
SERBIA
SIERRA LEONE
SINGAPORE
SIRIA
SOMALIA
SRYLANKA
SUDAFRICA
SUDAN
SURINAME
TAGIKISTAN
TANZANIA
THAILANDIA
TIMOR EST
TOGO
TRINIDAD E TOBAGO
TUNISIA
TURKMENISTAN
UGANDA
URUGUAY
UZBEKISTAN
VENEZUELA
VIETNAM
YEMEN
ZAMBIA
ZIMBAWE
2 NO:
STATI UNITI
UCRAINA
53 ASTENUTI:
AFGHANISTAN
ALBANIA
ANDORRA
AUSTRALIA
AUSTRIA
BELGIO
BULGARIA
CANADA
CIPRO
COREA DEL SUD
CROAZIA
DANIMARCA
ESTONIA
FINLANDIA
FRANCIA
GEORGIA
GERMANIA
GIAPPONE
GRECIA
KIRIBATI
IRLANDA
ISLANDA
ISOLE SALOMONE
ITALIA
LETTONIA
LIECHTENSTEIN
LITUANIA
LUSSEMBURGO
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MALTA
MOLDAVIA
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